SANT’ANGELO D’ALIFE – C’è stata una partita a due nella competizione elettorale a quattro. Una partita particolare nella partita più generale. E’ stata quella vinta dall’ex vicesindaco,Michele Caporaso, nei confronti del “suo” ex sindaco, Enzo Di Tommaso, fino a quando si giunse al capolinea con le dimissioni di Caporaso insieme ad altri tre della maggioranza e quattro della precedente opposizione e la caduta della giunta dell’avvocato che ora capeggiava una propria lista mentre Caporaso era candidato nel gruppo diretto dall’ ex ufficiale di marina , e neo sindaco Vittorio Folco.

Il “tuzza a tuzza” , i botta e risposta polemici a volte  aspri,  a volte velenosi, tra i due è stato , forse, il maggiore elemento  “dialettico” e di diatriba nella campagna elettorale appena chiusa circa le responsabile di quella fine anticipata di corsa per aprire la strada al commissariamento prefettizio.   Ieri inattesa dello spoglio sostavano davanti alla scuola che ospitava  i seggi. Arrivati quasi insieme, a sfiorarsi all’ingresso tirando dritti , senza guardarsi. Caporaso faceva spola tra dentro e fuori mentre l’ex sindaco Di Tommaso è stato per lo più in un angolo attorniato da amici e dalle volte del fumo di sigarette prima di allontanarsi quando ormai si profilava il testa a testa tra Folco e Bucci con la sua lista ben distante . Caporaso, invece,   continuava ad andare fuori e dentro il salone  segnata dall’azzurro della camicia e della robusta sagoma. Quei giorni di tensione poi si sono rilassati prima con espressioni liberatorie di gioia, poi in abbracci con i compagni di lista e con la famiglia, in una foto per rimarcare gli affetti ed effetti più cari. Fino al pianto di commozione quando è apparso Mario Cunti, padre di Vincenzo , candidato con Folco-Caporaso. La tensione si è allentata di colpo, in un pianto liberatorio

Michele Martuscelli

 

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