CASERTA – Caserta è una città fuori dagli schemi: sicuramente fuori da quello del buon senso e del rispetto per le fasce più deboli e più virtuose della popolazione, quelle che in teoria sarebbero rispettivamente le più bisognose e meritevoli di attenzione.


L’ultimo caso, in ordine temporale, in cui l’Amministrazione in carica si è rivelata distratta, tanto per usare un eufemismo, ed irriguardosa nei confronti dei cosiddetti “utenti deboli” della strada, è quello degli ormai famosi “totem di Pasqua”, invasive strutture comparse all’improvviso (come piovute dal cielo, ha detto qualcuno), e piazzate un po’ a casaccio, dove ad ostruire una pista ciclabile, dove a restringere un marciapiede. Questi totem hanno poi una “sporgenza” che funge da seduta: bella idea, se non fosse che alcune installazioni siano in posti non propriamente godibili per una riposante sosta, tipo nel bel mezzo di uno spartitraffico. Insomma, quella che poteva essere una discreta idea, si è rivelata addirittura deleteria, per la colpevole approssimazione di chi, nell’Ente Comune, è preposto alla allocazione degli arredi urbani.

Il risultato è che pedoni, ciclisti urbani, genitori con passeggini al seguito, ora trovano disseminati per la città altri ostacoli ed impedimenti, come se non bastassero gazebo e dehors, cantieri non a norma, marciapiedi inesistenti o danneggiati, attraversamenti pedonali assenti, piste ciclabili impraticabili. Speranza per Caserta lancia il suo ennesimo grido di dolore, attraverso una interrogazione consiliare presentata ieri a firma dei Consiglieri Apperti e Naim, nella quale si chiede l’immediata rimozione delle installazioni che violano il codice della strada o che rappresentano un evidente pericolo per gli utenti della strada non motorizzati, nonché un generale ripensamento sul posizionamento dei “totem”, atteso che un ente in dissesto finanziario dovrebbe prestare una severa attenzione ad ogni sua spesa. Spiace rilevare, ancora una volta, che l’Amministrazione Del Gaudio dimentica ogni buona norma di pianificazione, procedendo in modo estremamente approssimativo. Di conseguenza anche una buona idea si traduce in una orribile trovata.

 

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