SAN NICOLA LA STRADA – “Sopo aver sottolineato l’abbandono del progetto del liceo, mi preme segnalare le pessime condizioni in cui versano i due stadi di calcio della citta’, dove centinaia di bambini e ragazzi si recano per praticare sport e maturare necessarie esperienze di vita”. Così esordisce il consigliere comunale del Pd Giovanni Motta che continua: “La precedente amministrazione, di cui il sindaco delli paoli era sostenitore, realizzo’ ex novo lo stadio “amato” (costato circa 300.000 euro). Un impianto che a distanza di soli 3 anni ha messo in evidenza tutte le precarieta’ di una progettazione del tutto approssimativa dove e’mancata la piu’ elementare nozione di buona tecnica ingegneristica-architettonica.

Rettangolo di gioco impraticabile, impianto di illuminazione che nessun manuale di illuminotecnica contempla, disattesa risulta anche la normativa che disciplina queste strutture per quanto concerne gli standard di sicurezza e le distanze di rispetto che garantiscono l’incolumita’ degli atleti. Ed e’ imputabile a quest’ultima violazione normativa la messa in mora della struttura e la conseguente dichiarazione di inagibilita’ della struttura da parte della f.g.c.i.” Conseguenze? Per ben 20 giorni gare a porte chiuse! Stessa sorte per lo stadio “a. Clemente”. L’amministrazione delli paoli realizza un intervento strutturale per l’adeguamento alle norme vigenti dell’impianto e permettere cosi alla societa’ “vis” di partecipare al campionato di “eccellenza”. (costo dell’intervento 70.000 euro) La struttura appena riammodernata subisce l’ennesimo stop nella giornata inaugurale, (episodio increscioso quanto imbarazzante), in mancanza delle certificazioni di collaudo e agibilita’ e la f.g.c.i. consente la disputa della gara a porte chiuse, negando l’accesso ai tanti tifosi che erano accorsi orgogliosi all’evento. Ad oggi ci si chiede se la struttura risulti agibile o no. “L’amministrazione ha il dovere di offrire soluzioni definitive a queste descritte problematiche. Inoltre, in tempi di crisi e di rigore per tutti, e’ auspicabile che la gestione dei soldi pubblici sia compiuta col giusto buonsenso e la dovuta parsimonia per opere che risultano di pubblica utilita’ e di massimo interesse per la collettivita’.”

 

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