Nuova infuocata polemica nel comune atellano. A finire al centro del dibattito politico è la gestione delle cappelle del Purgatorio e del Rosario e dei circa 300 loculi annessi. Il capogruppo di opposizione, l’ex sindaco Antonio Tinto, ha, nei giorni scorsi, presentato un esposto agli organi comunali preposti, chiedendo “di bloccare il tentativo del commissario vescovile Giovanni Sorvillo di gestire a vantaggio di un ente privato ed a scapito delle casse comunali, le concessioni cimiteriali dei loculi nelle Cappelle del Rosario e del Purgatorio site nel Cimitero Comunale consortile di Succivo-Orta di Atella, lato di competenza di Succivo. Il tutto- scrive ancora Tinto- ha inizio nell’ottobre 2015, quando il commissario vescovile Sorvillo chiese al Comune di pubblicare all’albo comunale ed affiggere due avvisi per i possessori di loculi delle Cappelle del Rosario e del Purgatorio, affinché si procedesse alla ricognizione delle concessioni e alla stipula di nuove concessioni (ovviamente onerose), sulla base dell’affermazione contenuta nel provvedimento vescovile di nomina che le Cappelle del Rosario e del Purgatorio fossero di proprietà privata delle omonime Confraternite di fedeli. Trattandosi di un numero considerevole di loculi, l’allora Sindaco Antonio Tinto a tutela dell’interesse pubblico e dei cittadini succivesi, chiese più volte al commissario vescovile Sorvillo di esibire al Comune l’Atto Costitutivo delle Confraternite, lo Statuto e ogni atto che provasse la proprietà privata delle Cappelle, il commissario vescovile Sorvillo ma preannunciò anche azioni legali penali. Il sindaco Tinto con successiva nota del dicembre 2015 chiese alla Prefettura di Caserta, che detiene il Registro delle Persone Giuridiche della Provincia, nel quale sono iscritte le associazioni che ottengono dallo Stato la personalità giuridica, se agli atti della Prefettura fossero stati depositati l’Atto Costitutivo delle Confraternite, lo Statuto ed i documenti provanti eventuali beni in proprietà. A questa richiesta del Sindaco Tinto, la Prefettura di Caserta rispose che non vi erano agli atti né l’Atto Costitutivo, né lo Statuto né alcun documento attestante beni in proprietà delle Confraternite. Dalla nota prefettizia si evince solo che le Confraternite del Rosario e del Purgatorio non erano state mai iscritte nel registro della Prefettura fino al novembre 2015, quando sono state iscritte su domanda dello stesso Sorvillo presentando solo i certificati ministeriali. La stessa richiesta fu rivolta dal sindaco Tinto al Ministero dell’Interno, che aveva rilasciato a Sorvillo le certificazioni di personalità giuridica delle Confraternite (cioè delle associazioni di persone fedeli). La risposta del Ministero dell’Interno fu ancora più perentoria di quella della Prefettura: “ nemmeno agli atti di questo ministero è stata rinvenuta alcuna documentazione relative alle confraternite in oggetto”. Fatta questa ricostruzione Tinto rimarca come “dal 7 giugno, dopo appena un giorno dall’insediamento dell’Amministrazione Colella, il commissario vescovile Sorvillo è tornato alla carica e non solo ha affisso gli avvisi nel Cimitero ma anche (autorizzato da chi?) su tutto il territorio comunale, nonostante agli atti del Comune di Succivo (e di Orta di Atella) vi fosse tutta la documentazione e la corrispondenza del sindaco Tinto, della Prefettura e del Ministero dell’Interno”. “Quindi- chiosa Tinto- un ente privato, senza aver ancora esibito alcun documento di proprietà e nel silenzio dell’amministrazione Colella, si avvia a gestire ed incassare se non lo sta già facendo, quanto dovuto per le concessioni di 300 loculi i danni delle casse di un comune dissetato come Succivo e soprattutto dei cittadini che rischiano di dover pagare due volte”. Dal canto proprio la maggioranza che sostiene la giunta Colella, a mezzo del suo portavoce Bartolo Luongo, ribadisce come “il sindaco Gianni Colella e l’intera Amministrazione continueranno, come fatto già dall’ex Sindaco Tinto, a far valere le ragioni del popolo di Succivo in tutte le sedi nella perfetta continuità di intenti”. Luongo non evita di rimarcare come a suo avviso, tuttavia, “appare evidente che esiste un forte difetto di comunicazione tra il Gruppo Consiliare di Primavera Succivese e il Capogruppo Antonio Tinto. Quest’ultimo è stato chiamato dal Vice Sindaco Salvatore Papa per avere maggiori ragguagli sul carteggio esistente tra il Comune di Succivo e il Commissario Vescovile”.