Continua l’attività  di screening delle società partecipate della Regione da parte della Commissione Trasparenza e Controllo Atti. Sotto la lente d’ingrandimento della Commissione consiliare le criticità della società Sviluppo Campania S.p.a.

“E’ necessario ed urgente ridisegnare la mission di Sviluppo Campania e tentare di superare la pesantissima crisi in cui versa.”

Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Trasparenza a margine dell’audizione sulle criticità della società Sviluppo Italia Spa. Audizione a cui hanno preso parte la vice presidente della Commissione Giulia Abbate (Pd) e i consiglieri Luciano Passariello (FdI) e Carlo Aveta (La Destra), oltre al direttore generale di Sviluppo Campania dott. Eugenio Gervasio.

“Dopo  due anni dal passaggio alla Regione, Sviluppo Campania  versa in una profonda crisi dopo aver chiuso il bilancio 2012 con un passivo di 860.000 mila euro. Situazione che, se non recuperata subito, rischia di portare al fallimento un’azienda che, negli anni precedenti all’acquisizione da parte della Regione, aveva avuto i bilanci in positivo e presentava un portafoglio di attività sufficienti per l’equilibrio economico-finanziario”.

“Criticità sono state riscontrate anche per per la gestione di un’attività di rilievo della società come il Microcredito Fse, finanziato con 65 milioni di euro e che non sembra aver prodotto i risultati auspicati. Ci aspettiamo che per il prossimo bando, che si prevede uscirà nelle prossime settimane, la società abbia migliorato il testo e le procedure, mettendo a punto un percorso più lineare”.

“E’ necessario, inoltre, che la Regione riveda gli accordi con il Ministero, che portarono alla dismissione delle quote della società da parte di Invitalia e all’acquisizione da parte della Regione Campania. Un passaggio articolato che, come si evince oggi, ha lasciato diverse lacune, tra queste, contenziosi con decine di lavoratori”.

“Oggi registriamo dunque, una situazione disastrosa, ammessa dagli stessi amministratori della società. La Regione non potrà permettersi il fallimento di una società come Sviluppo Campania e la conseguente perdita di una struttura specializzata che opera in un settore strategico come l’innovazione e lo sviluppo del sistema produttivo campano”.

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