È stata pienamente condivisa da tutti e 48 i comuni la strategia di sviluppo locale redatta dal gruppo di azione locale “Alto Casertano” e pronta per essere presentata martedì in Regione e candidata così nell’ambito del programma di Sviluppo Rurale Campania 2014/2020. A seguito della sottoscrizione dell’accordo di partenariato avvenuta lo scorso mese di giugno e dopo la fase di ascolto dal basso dei bisogni del territorio, di ricezione delle aspettative e di consultazione delle idee arrivate sia dalle amministrazioni locali che dalle associazioni e dagli enti operanti nell’alto casertano, il Gal presieduto da Ercole De Cesare e coordinato da Pietro Andrea Cappella ha approntato le linee guida per il rilancio e lo sfruttamento appieno delle potenzialità socio-economiche e culturali della vasta area a nord di Terra di Lavoro, fissando nel contempo gli ambiti di azione e attività che dovranno essere sviluppati nei prossimi anni per valorizzare al meglio il turismo, l’agricoltura, le produzioni tipiche e le eccellenze enogastronomiche, il ricco patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico di cui dispone l’alto casertano. Linee di intervento che sono state sottoposte ed approvate all’unanimità dalle amministrazioni dei 48 comuni ricompresi nel bacino del Gal che, anche stavolta come avvenuto la volta scorsa e negli ultimi 24 anni di sua attività, praticamente da quando è stato istituito ad oggi, ha saputo fare della compattezza territoriale e dell’unità di intenti dei soggetti istituzionali a vario titolo impegnati sul territorio la propria forza. Una marcia in più rispetto agli altri gal campani riconosciuta anche a livello regionale, come dimostra l’accordo di cooperazione già firmato a Napoli l’altro ieri. Da Piedimonte Matese a Gioia Sannitica, da Castel Campagnano a Giano Vetusto, da Mignano Monte Lungo a Riccamonfina e Presenzano, tutti i comuni ed i rispettivi sindaci sono stati parte attiva nella condivisione della strategia di sviluppo locale dell’Alto Casertano. “L’obiettivo che il Gal si pone nella programmazione 2014/2020 è una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del territorio, così come la UE richiede a tutti i soggetti impegnati nelle SLTP, – dichiara De Cesare – con interventi che si pongono come punto di arrivo la creazione di un sistema di sviluppo integrato del territorio e che mettano a sistema le varie bellezze naturali, storiche e culturali e le attività del territorio stesso, andando a coinvolgere tutti gli attori del territorio sia pubblici che privati”. La strategia è stata definita sulla base dell’analisi di contesto e della mappa dei punti di forza, di debolezza, delle minacce e delle opportunità dalla quale sono scaturiti i fabbisogni prioritari del territorio. “Le azioni su cui si basa la strategia sono 4. – spiega Cappella – La prima azione riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale del territorio e salvaguardia del livello di occupazione nelle aree rurali, mediante interventi per il miglioramento del patrimonio locale con sviluppo di attività di promozione, con la dotazione di servizi (es. punti di accoglienza e informazione e valorizzazione turistica) ed interventi per la riqualificazione di aree non forestali e percorsi escursionistici. Con la seconda azione il GAL si pone l’intento di favorire una migliore organizzazione dei produttori primari e delle filiere agroalimentari e forestali, rafforzando le reti relazionali tra i soggetti del sistema della conoscenza con il miglioramento della qualità delle produzioni per intervenire sulle filiere agricole più importanti presenti sul territorio dell’Alto Casertano (Carne, Lattiero casearia, vitivinicola, olivicola, cerealicola, castanicola e forestale); diffondere innovazioni nelle filiere e successivamente di favorire adottare tali filiere mediate le misure specifiche del PSR Campania. La terza azione è la salvaguardia del patrimonio di biodiversità animale e vegetale, con riduzione degli impatti negativi delle attività agricole e forestali sulle risorse idriche, ambientale e sull’uso del suolo. L’ultima azione, è relativa al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, con un aumento della capacità di sviluppo locale endogeno delle comunità stesse. Tale obiettivo è stato sempre uno dei target principali perseguiti del GAL Alto Casertano nel corso di 24 anni di attività. Per realizzare tale azione si punterà a sollecitare da parte delle amministrazioni locali la proposta di interventi per una riqualificazione della viabilità pubblica già esistente, dei collegamenti tra zone rurali e zone di accesso all’area urbana di un borgo rurale, che nel corso degli anni si è fortemente depauperata, prevedendo opere a verde accessorie e altri elementi che ne migliorano la trama, anche storica (con particolare intervento legato alla segnaletica). L’obiettivo è quello di migliorare il valore paesaggistico delle aree rurali”.