“Guarda che va a finire in Regione questa cosa eh”. Anastasia Russo, Rup dei lavori per il rifacimento fognario di Lusciano, si presenta a volte come vittima a volte come carnefice. Un appalto di milioni di euro finanziato dalla Regione Campania sulla base di un progetto desueto e non immediatamente cantierabile. La cantierabilità immediata era conditio sine qua non per avere l’importante somma e per non perderla successivamente. Motivo per cui, da come emerge dall’ordinanza del Gip Antonella Terzi, si mettono una serie di toppe al progetto originario presentato dal Rup Russo e dal progettista D’Onofrio. Prima delle conferenze di servizi con in comuni limitrofi dal valore “strumentale”, poi la perizia di variante, poi numerose modifiche dei lavori in corso d’opera e in ultimo la fasizzazione artificiosa del progetto. Tutto finalizzato a giustificare il regolare andamento dei lavori affidati all’impresa dei Nicchiniello che mal tollerano tutti questi ostacoli. È per questo che accettano con riserva i vari step dei lavori. Ed è per questo che Anastasia Russo al telefono con Antonio Buonanno, nominato supporto al Rup, dirà: “diciamo che mi farebbe piacere che sta cosa non si mettesse”. In riferimento all’atto con le riserve presentate dai Nicchiniello perché questo, ribadiamo, poteva “finire in Regione”. In pratica l’accettazione, da parte dei Nicchiniello, della fasizzazione e delle modifiche presentate non comportava lo scioglimento delle riserve da parte dell’impresa. I Nicchiniello volevano che questa cosa emergesse in maniera ufficiale. Contraria era la Russo. Dalle pagine del provvedimento del Gip e dalle intercettazioni ne viene fuori una Russo a due teste. Da un lato si lamenta perché spinta a fare certe cose, dall’altro si dimostra parte attiva in tutto il processo di rifacimento delle fogne sempre pronta a “tutelare” l’obiettivo ormai prefissato in barba a qualsiasi ostacolo.
Anche l’intervento del Buonanno in questa storia è rilevante. Basta riportare che “emerge fin da subito con un ruolo esorbitante rispetto a quello ufficiale. Egli è il tramite tra il Comune e l’impresa, il mediatore e il componitore dei loro contrasti”. Buonanno è quindi un supporto fondamentale, fedele assistente alla causa della Russo. Grazie al suo prezioso aiuto lei andrà avanti. E al fine di non perdere i finanziamenti continua a mettere toppe su toppe. O dovremmo dire a tappare i buchi delle fogne, rimanendo in tema. “Devi fare il pagamento prima che la regione eventualmente si riprende i soldi”. La Russo ancora una volta al telefono, questa volta con l’avvocato Tommaso Perpetua suo amico, lo rassicura. “No ma infatti io devo… È tutta una catena che ho organizzato”. Riferendosi a ciò che ha concertato per non perdere i finanziamenti regionali. Un altro step superato per il momento, ma come si può immaginare, il ruolo dell’architetto responsabile dei lavori non si esaurisce ancora qui.
Valentina Piermalese
(continua…)