“Con la nostra azione siamo riusciti a diradare le nebbie che offuscavano la vicenda del termovalorizzatore di Capua e a far venire così alla luce le diverse posizioni che vi sono sull’argomento nelle stesse coalizioni di centro destra che governano la Provincia e la città di Capua. Con la nostra azione siamo riusciti ad abbattere il muro del silenzio che Antropoli e compagni avevano eretto attorno al tema. Basti pensare che questi signori avevano avuto il coraggio di convocare un consiglio comunale per delibera sulla cessione alla Provincia del terreno comunale, su cui si vuole insediare l’impianto, senza dichiarare che cosa la Provincia avesse intenzione di realizzare su quel appezzamento. Resterà nella storia della città il verbale della commissione in cui i consiglieri di maggioranza hanno dato parere favorevole alla vendita senza chiedersi, anzi rifiutandosi di chiedersi, che cosa la Provincia voleva realizzare sul terreno che andava ad acquistare.”
Così inizia il suo intervento il leader dei “I riformisti” Loredana Affinito. “Finalmente, abbiamo superato questa fase. Ora, possiamo discutere il merito della questione. Ribadiamo che noi non siamo contro la costruzione dei termovalorizzatori, che consideriamo una tecnologia necessaria per superare la realtà delle discariche che ancora oggi sono il principale mezzo utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Caserta. Tuttavia, riteniamo che il ciclo integrato dei rifiuti debba essere basato innanzitutto su una raccolta differenziata spinta che vada anche oltre all’obiettivo fissato dalla legge nel 65% entro la fine del 2013. Pertanto, è assurdo prevedere un impianto con una potenzialità di 310.000 tonnellate all’anno.” spiega Loredana Affinito. “Il termovalorizzatore deve avere una potenzialità nettamente inferiore a quella prevista dalla Provincia. E’ necessario, inoltre, garantire un’equa distribuzione degli impianti sull’intero territorio provinciale. Il piano non può prevedere di concentrare tutta l’impiantistica (il termovalorizzatore, il digestore anaerobico, l’impianto di compostaggio e la discarica) ad una distanza inferiore ai sei chilometri dal centro storico di Capua. I confini comunali non hanno alcun significato, eventuali impatti negativi non si fermano al confine della città che ospita l’impianto. – continua il leader dei “I riformisti” – Pertanto la possibilità di localizzare nell’area a Nord di Capua un termovalorizzatore può essere presa in considerazione solo se, contemporaneamente, si procede alla chiusura dello STIR e della discarica, che sono già localizzati nell’area a Sud della città, e che il digestore anaerobico venga localizzato in altra zona della provincia di Caserta. Inoltre, prima di avviare i lavori del termovalorizzatore, deve essere bonificata la discarica di Parco Saurino ed eliminati i siti di stoccaggio di Ferrandelle e Frascale.” “Chiediamo la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto per discutere nel merito l’intera problematica del ciclo integrato dei rifiuti a livello provinciale ed il contributo che ad esso può dare la città di Capua. Noi, come riformisti, abbiamo una proposta da sottoporre alla città e vogliamo confrontarci con le altre forze politiche, sociali e culturali presenti nella realtà capuana per giungere ad una posizione comune da sostenere anche ai tavoli provinciali e regionali.” Così conclude il suo intervento Loredana Affinito.