“Sono intervenuto nella discussione generale sulla conversione in legge del decreto sulla ‘Terra dei fuochi’. Un tema che mi tocca da vicino, poiché sono residente in quelle zone”, afferma l’on. Antimo Cesaro, vicecapogruppo dei deputati di Scelta Civica a Montecitorio. “Un buon decreto che presenta molte luci e qualche ombra.
Bene gli incentivi per le colture ‘no food’ per le aree contaminate; bene lo screening sanitario gratuito per le popolazioni residenti nell’area della ‘Terra dei fuochi’; assai condivisibili le azioni di prevenzione delle infiltrazioni criminali negli appalti; ottimo l’inasprimento delle pene per il reato di combustione illecita dei rifiuti, così come l’utilizzo dei proventi dei beni confiscati alla camorra per le bonifiche (un fatto, quest’ultimo, di enorme valore simbolico). Troppo farraginosa, invece, la struttura di governance che dovrà provvedere alla mappatura e alle bonifiche dei suoli, così come appare talvolta fumoso e di complessa lettura il testo normativo. Poco condivisibile, poi, la proroga – diretta o indiretta – delle gestioni commissariali per la gestione dei rifiuti e il dissesto idrogeologico. Ci sarebbe piaciuta, infine, una struttura più snella e un linguaggio più semplice”, continua l’on. Antimo Cesaro.
“La conversione del decreto costituisca, però, l’occasione per un impegno corale affinché si eviti che sulla Campania ricada un generalizzato e ingiustificato ‘marchio di infamia’ che rischierebbe di compromettere l’economia della filiera agroalimentare e di danneggiare fortemente il turismo (soprattutto quello legato alle nostre eccellenze enogastronomiche).
Condivido, inoltre, l’opinione di chi ritiene che sarebbe stato auspicabile un maggiore coinvolgimento dei comitati civici e delle associazioni che da anni si occupano del problema. Presenterò in tal senso uno specifico emendamento, per garantire una completa informazione e la massima trasparenza sulle concrete azioni di mappatura e bonifica e sui risultati delle indagini epidemiologiche.
Un mio ordine del giorno, infine, inviterà il Governo a valutare la conversione dei terreni inquinati in aree produttive ad alta sostenibilità ambientale, in una prospettiva di sviluppo fondata sulla green economy, per esempio attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici. Complessivamente, dunque, – a giudizio del deputato campano di Scelta Civica – un buon provvedimento, che costituisce un segnale di speranza dopo anni di scempio e di abbandono dei nostri territori per l’incapacità di una classe politica inadeguata e complice del malaffare, rispetto alla quale è giunto il tempo di voltare assolutamente pagina”.