Piedimonte M.atese-  Una seduta ah hoc del consiglio comunale  per informare sull’andamento della problematica operativa post-sisma. A chiederlo è il movimento di Sinistra Matesina  che non manca di evidenziare  una certa “impreparazione” , tra queste l’assenza di misure di gestione del traffico veicolare “ingorgato” in piazza Roma,  rispetto alla messa in opera di azioni specie nei primi giorni immediatamente  successivi alla “big” scossa del 29 dicembre.

In merito all’evento sismico che ha colpito il nostro territorio. Un contributo- precisano- per poter  migliorare l’apparato di intervento .”  Sinistra Matesina desidera-dice la nota- coinvolgere la cittadinanza su alcune importanti considerazioni. In primo luogo ci sentiamo di ringraziare vivamente i volontari del Nucleo cittadino di protezione Civile che da subito si è attivato per assistere la popolazione cittadina. Il suo impegno si è protratto lodevolmente giorno e notte apportando un sostegno morale oltre che funzionale. Il nostro territorio rientra DA SEMPRE nella zona sismica 1, vale a dire che c’è la pericolosità sismica più elevata, potendosi in questa zona verificare eventi molto forti, anche di tipo catastrofico. Nonostante questa condizione fosse conoscenza, oltre che di tutti i cittadini, anche delle istituzioni che l’hanno governata sin d’ora, ad oggi non è stato emanato alcun protocollo specifico e adeguato, né preventivo né in caso di emergenza.  Senza strumentalizzare, riportiamo quindi alcune criticità, che a nostro avviso di semplici cittadini, sono emerse dalle prime ore dell’evento a partire dalla grave mancanza di un piano di PRONTO intervento per la gestione specifica dell’emergenza:

 

– Nessun piano traffico ad hoc. Abbiamo assistito, pochissime ore dopo l’evento sismico principale, ad un traffico cittadino quasi letteralmente paralizzato nelle strade del centro cittadino. Non è stata chiusa al traffico nessuna arteria principale. Cosa sarebbe accaduto se il fisiologico sciame sismico di assestamento avesse provocato scosse più importanti? Probabilmente per i mezzi di soccorso sarebbe stato difficile muoversi per le strade della città.

– Assenza di punti di raccolta pronti ad essere installati in luoghi già preventivamente stabiliti.

– Carenza di beni primari in caso di emergenza (tende, coperte, generi di prima necessità come acqua…)

– Né poche ore dopo il sisma né tantomeno il giorno dopo, il Comune ha emanato alcun avviso pubblico alla cittadinanza per comunicare utili istruzioni sulla gestione dell’evento, ad esempio a chi, come e dove rivolgersi per la risoluzione dei prevedibili disagi e bisogni di un dopo sisma ma anche per attenuare il diffuso sentimento di preoccupazione ed impotenza che in questi casi è ovvio che si senta.

– Nonostante il prevedibile caos del giorno dopo, oltre che del prevedibile e potenzialmente pericoloso sciame sismico, non è stata emanata alcuna ordinanza di chiusura di uffici pubblici non essenziali.Questo è solo un accenno ad una riflessione ben più ampia su quali siano le criticità da affrontare in maniera adeguata in caso di sisma o di altra sciagura naturale. Data la VITALE importanza della questione, Sinistra Matesina chiederà in tempi strettissimi la convocazione di un CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO il quale deve necessariamente essere il punto di partenza di un lavoro serio e coscienzioso affinché si possa creare, nei tempi più brevi possibili, un PROTOCOLLO SPECIFICO per le emergenze.Invitiamo quindi tutta la cittadinanza ad essere attiva e partecipe a partire dal prossimo consiglio comunale straordinario”

 

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