TEVEROLA. Il segretario dei “Giovani Democratici” di Teverola, Carlo Aquilone, si è pronunciato in merito alle tanto discusse modalità di nomina degli scrutatori, che hanno portato la commissione elettorale a riunirsi nella giornata di venerdì 11 novembre. “E’ una data che passa nella storia di tutti noi teverolesi; è, dunque, meglio chiarire un po’ le idee e fornire una chiara immagine di ciò che sta avvenendo – si legge nella nota ufficiale -. Nel 2014, alle Europee, il sindaco Biagio Lusini optò per le nomine. Il Movimento 5 Stelle cittadino, con la maggioranza attuale, fece di tutto per bloccare la scelta delle nomine formulate dall’ex primo cittadino. In occasione del Referendum delle trivelle dei mesi scorsi, i cari amici del M5S non solo hanno accettato il criterio delle nomine, ma, su dodici seggi, ben dieci erano ripartite tra il movimento e qualche associazione del territorio non ben precisata. Proprio loro, oggi, chiedono il sorteggio. L’11 novembre – constata -, la commissione elettorale si è riunita. Il sindaco, Dario Di Matteo, con la maggioranza, ha optato per le nomine concepite a favore di disoccupati, studenti ecc. Bene, la scelta, in parte, è condivisibile. Ma non era il caso di sorteggiare persone che rispecchiavano a pieno i requisiti richiesti? Non abbiamo espresso parola in merito, abbiamo dato fiducia alla bontà del sindaco, che, nella scorsa tornata elettore, parlava di democrazia e trasparenza. Ma forse, cari concittadini – conclude -, è proprio vero che stiamo applicando il turnover dei principi, proprio quelli che variano a seconda del momento”.