Il consigliere comunale di opposizione Michele Apicella interviene sul caso sollevato da Campania Notizie riguardante l’assunzione di Antonio Parisi presso il Comune di Trentola Ducenta tramite la mobilità esterna (leggi l’articolo). Abbiamo saputo che lo stesso Parisi, forse avendo tempo da perdere, ha scritto un “papiello”, pubblicato da un sitarello di quart’ordine seguito da persone appena alfabetizzate, nell’estremo tentativo di difendere la sua ben remunerata posizione. Una difesa d’ufficio, nel senso anche letterale del termine, talmente accurata e di parte da superare ampiamente la celeberrima oratoria “Cicero pro domo sua” di Cicerone. Al netto della distanza epocale tra i due, ricordiamo al capo “discusso” dei caschi bianchi che il politico e letterato romano era pagato proprio per le sue efficaci oratorie mentre lui percepisce lo stipendio per occuparsi della viabilità locale. Ma approfondiremo l’argomento nelle prossime puntate. Oggi pubblichiamo l’intervento di Apicella.
“È mai possibile che, a distanza di un anno dall’insediamento, ci si ricorda o si scopre che atti e procedure relative alla presa in servizio del comandante della polizia municipale Parisi risulterebbero, a detta del sindaco e dell’assessore al personale, illegittimi perché non supportati da presupposti di legge e quindi viziati nella forma e nella sostanza. Sembra addirittura strano che il sindaco, fino a poco tempo fa, sostenitore di tutte le attività e procedure portate avanti dai commissari prefettizi e dalla segretaria generale dott.ssa Terracciano, oggi ne contesti, nel caso in argomento, la regolarità. Vuoi vedere che le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione ad iniziare questa procedura nascondono altri intenti o addirittura servono a distrarre l’attenzione dei cittadini su problemi e situazioni ben più gravi che comportano responsabilità del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori? Da una prima sommaria analisi della documentazione e per quanto fino ad ora in mio possesso, le procedure adottate possono ritenersi legittime e ampiamente supportate da disposizioni di legge. Va inoltre considerato che l’esposto firmato dal sindaco e dall’assessore al personale risulta mancante di documenti fondamentali ai fini della procedura utilizzata. Ritornerò a breve sulla questione in maniera più dettagliata ed analitica. La verità, qualunque essa sia, deve essere sempre protagonista in ogni vicenda”.
Michele Apicella
(Consigliere Comunale di Minoranza di Trentola Ducenta)