CASAGIOVE. Riceviamo e pubblichiamo la nota del coordinatore dell’Idv Vincenzo Impieri sulla gestione economica del Comune: “L’Amministrazione di Elpidio Russo con grande solerzia ha dato seguito a quanto disposto dall’ art.5, comma 7, del Decreto Legge 7 agosto 2012 n. 135, il quale prevede che il buono pasto percepito dai dipendenti comunali venga ridotto da € 9,00 a € 7,00. Con la stessa solerzia, la Giunta ha confermato l’addizionale comunale IRPEF all’ 8 per mille e fissa l’IMU al 4 per mille per la prima casa e al 10,6 per mille per la seconda.

Da ciò si potrebbe dedurre che quando si tratta di togliere i soldi ai casagiovesi la giunta è tempestiva, mentre quando si tratta di graficizzare le osservazioni alla variante del Piano Regolatore, che avrebbe consentito di tassare i terreni che hanno subito la variazione urbanistica ad edificabile migliorando il valore catastale, si affida ai tempi burocratici e dopo un periodo di oltre diciotto mesi ancora siamo al punto di partenza. Ciò insieme ad altre iniziative avrebbe consentito di alleggerire le aliquote IMU sia per la prima che per la seconda casa a vantaggio dei cittadini. Ancora, non hanno avuto la stessa tempistica quando si è trattato di produrre la documentazione del Piano Città che avrebbe potuto portare finanziamenti alle casse comunali e dare ossigeno alla economia locale per fronteggiare gli annosi problemi come quello di intervenire sulla rete idrica per migliorare la pressione dell’acqua nelle abitazioni di Piazza Silvagni, Via Santa Croce, Via Iovara oppure quello di sostituire le tubazioni fognarie che diventano insufficienti quando cadono abbondanti piogge nel quartiere Santa Caterina. Una giunta che si indirizza sempre più verso l’insensibilità totale nei confronti di chi soffre e soprattutto una giunta incapace di dare il buon esempio. Quando una famiglia è in difficoltà ed occorre fare sacrifici li devono fare tutti i componenti. Sindaco, in una fase economica di tale recessione che sta producendo tanta miseria anche tra i casagiovesi ci dia una spiegazione sul perché non riduce la sua indennità, quella degli assessori e del presidente del consiglio almeno del 30 % per costituire un fondo pronto ad essere utilizzato quando si presentano al Comune padri di famiglia giovani disoccupati che non riescono a comprare neanche il latte ai propri figli. Sindaco, non può girarsi dall’altra parte di fronte a tanta sofferenza che vivono i suoi simili, considerato poi che l’indennità percepita non costituisce la prima fonte di reddito!! Altre giunte di Comuni del casertano hanno dimostrato altra sensibilità verso i propri concittadini meno fortunati, devolvendo l’intera indennità per l’assistenza. Sindaco, non prova disagio quando vede le piazze e le strade cittadine piene di rifiuti e gli altri servizi che lasciano a desiderare? L’IDV Le ricorda che i punti del programma elettorale sono tutti a dormire, mentre non ha colto la grande opportunità che il governo ha dato ai Comuni con il Piano Città, decidendo di non partecipare, generando così un futuro molto problematico per i tanti, giovani e donne, disoccupati di Casagiove. I cittadini non possono riconoscere indennità ad amministratori che fino ad ora hanno prodotto solo tagli di servizi, aumenti delle tasse e procurato danni per non aver saputo produrre progetti per accedere ai finanziamenti di opere pubbliche messi a disposizione dal governo, ipotecando così un futuro fortemente recessivo per l’economia di Casagiove”.

 

 

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