CESA – Il gruppo di minoranza ha proposto un ordine del giorno a sostegno della legge di iniziativa popolare “Misure per favorire l’emersione alla Legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata” proposta dalla CGIL e da altre associazioni.
I consiglieri comunali del gruppo “Progetto Democratico per Cesa” Domenico Mangiacapra, Enzo Guida e Antimo Dell’Omo, hanno proposto un ordine del giorno a sostegno della legge di iniziativa popolare denominata “Misure per favorire l’emersione alla Legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata” proposta dalla CGIL e da altre associazioni.
La proposta di legge, infatti, è sostenuta dalla CGIL, dall’Associazione Nazionale Magistrati, Acli, Libera, Arci, Anci, Centro Studi Pio La Torre, Avviso Pubblico, Lega Coop, SOS Impresa.
Nel consiglio comunale di mercoledì prossimo, 30 gennaio, la questione sarà sottoposto all’attenzione del civico consesso.
Sono necessarie 50 mila firme per far in modo che l’iter della proposta di legge possa andare avanti ed essere sottoposta all’attenzione del Parlamento Italiano.
La CGIL, insieme alle altre associazioni menzionate, ha avviato la campagna “Io riattivo il lavoro” a sostegno di questa iniziativa.
L’attuale insufficienza normativa, unita all’assenza del ruolo del governo centrale, determina, infatti, che oggi il 90 % delle aziende sequestrate ai clan cessano l’attività produttiva e chiudono battenti lasciando i lavoratori senza occupazione, senza reddito e senza alcuna prospettiva.
“Le aziende confiscate sono un bene di tutti” è l’affermazione sempre condivisa da tutti i soggetti impegnati nella lotta alle cosche. E’ per questo l’iniziativa propone di restituire alla collettività i patrimoni delle mafie, valorizzando le enormi potenzialità di sviluppo di attività economiche e produttive dislocate anche in zone insospettate del territorio nazionale, rendendo tali aziende presìdi di legalità democratica ed economica, capaci di garantire lavoro dignitoso e legale.
Con questa iniziativa i consiglieri comunali di minoranza chiedono di dare pubblicità a questa proposta, attraverso manifesti ed avviso sul sito Internet istituzionale dell’ente, informando i cittadini della possibilità di sottoscrizione presso gli uffici comunali.