È proprio vero che le donne ne sanno una più del diavolo. Non a caso la strategia di Nicoletta Barbato per accaparrarsi un posto nel consiglio regionale è davvero diabolica. La vittima sacrificale dell’assessore della giunta Del Gaudio è Angelo Consoli. Che rischia seriamente di restare a mani vuote. La Barbato gli sta servendo un bel piattino avvelenato. Lo chef è il suo amico del cuore Lorenzo Cesa. Il legame tra i due è antico e intenso. E l’assessore alla cultura sta muovendo proprio le leve dell’affetto reciproco con il segretario nazionale dell’Udc per far fuori Consoli e ritagliarsi un posto al sole. Il piano A prevede la candidatura della Barbato alle regionali. In cambio al commissario provinciale del partito e componente del parlamentino campano verrebbe garantito (a chiacchiere) una postazione blindata alle politiche nella lista alla Camera. I voti di Consoli si riverserebbero sulla Barbato che, godendo anche del diktat romano al gruppo dirigente casertano dell’Udc, avrebbe buone chance di vincere la battaglia elettorale. Questo è il Piano A. O meglio la prima diavoleria. Veniamo a Piano B. Se Consoli non dovesse abboccare all’amo della candidatura blindata alla Camera (anche perché l’ipotesi di voto anticipato a maggio 2015 sta via via sfumando) scenderebbe in campo alle regionali. Ma ecco il colpo di coda della Barbato, spalleggiata anche in questo caso da Cesa. Ovviamente. Visto che Udc e Ncd si presenteranno uniti nella lista Area popolare, il leader nazionale dei centristi stringerebbe un patto con Angelino Alfano. Alle Politiche un posto blindato andrebbe a un esponente del Nuovo Centrodestra, molto probabilmente Gioacchino Alfano, mentre alle regionali il gruppo dirigente casertano di Ncd, su input romano, dirotterebbe le preferenze di genere sulla Barbato. Mentre proseguono i giochetti di palazzo dell’assessore casertano, resta ancora in piedi la candidatura dell’avvocato Massimo Golino. Il noto professionista di Marcianise, unico in grado di arginare lo strapotere della dinastia Zinzi, è in campagna elettorale dallo scorso ottobre, dopo il via libera di Cesa. E seppure il segretario nazionale Udc stia giocando, in perfetto stile democristiano, su più tavoli, non ha mai stoppato la discesa in campo di Golino. È pur vero che nella sua disastrosa tappa casertana non ha “incoronato” l’avvocato marcianisano. Ma è altrettanto chiaro che non ha neanche bocciato la sua candidatura. Dunque i giochi sono ancora aperti. E mentre Consoli è impegnato e distratto a bloccare Golino considerandolo un rivale elettoralmente molto temibile, la Barbato continua imperterrita a muoversi pro domo sua. Per la serie “tra i due litiganti il terzo gode”. Le donne ne sanno una più del diavolo.
Mario De Michele