CAPODRISE – Sarà ricordato con il congresso della rinascita. L’Udc, già forza di governo a Capodrise, da domenica mattina ha un segretario politico, Grazia Giaquinto, e un direttivo di spessore, dove spiccano i nomi del sindaco Angelo Crescente, del presidente del consiglio comunale Vincenzo Negro, dell’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Gaetano Argenziano e del consigliere Antonio De Filippo, eletto segretario amministrativo.
I lavori, aperti dell’ormai ex commissario Dezio Ferraro, che ha ricevuto l’unanime ringraziamento per l’impegno profuso, si sono svolti nell’unica sezione del partito, quella in via Francesco Rao. Sul tavolo della presidenza, nelle mani nella segretaria provinciale Gabriella D’Ambrosio, figura di garanzia e di trasparenza, una sola mozione (“Capodrise centro di valori”), una sola lista e una vittoria scontata, sancita per acclamazione. A completare il gruppo dirigente un mix di esperienza, di forze giovani e di sensibilità femminili: l’ex sindaco Andrea Cecere, Salvatore Liquori, Carlo Pontillo, Giuseppe Negro, Mario Grillo, Salvatore Cicala, Vicenzo Negro (’61), Donato Laurenza, Alessandro Tartaro, Mariapia Caputo ed Enza Martusciello. Ad assistere al congresso una folta rappresentanza dei partiti, sia alleati sia avversari, e il coordinatore regionale dell’Udc Gianpiero Zinzi, che ha seguito da vicino le evoluzioni dei moderati di Capodrise. «Per acquisire nuovi consensi – ha detto – l’Udc deve cominciare a dire e, soprattutto, a fare cose nuove. L’elezione di Grazia, cui auguro di fare bene, va in questa direzione». E alla file, gli applausi era tutti per lei, la neosegretaria Giaquinto, 39 anni, chimico farmaceutico, che ha ricevuto in regalo dalla D’Ambrosio una copia della Costituzione italiana e la bandiera del partito. «Oggi – ha detto la Giaquinto –, è nata la casa di tutti i moderati, delle donne e degli uomini di questa città che si riconoscono nei nostri valori. Mi dispiace che alcuni iscritti abbiamo deciso di non partecipare ai lavori del congresso: hanno sprecato un’occasione di democrazia. Le porte del partito restano aperte, ma su alcuni punti, come, ad esempio, il sostegno alla maggioranza, non accetteremo ambiguità e contraddizioni. Per noi – ha chiarito la neosegretaria – l’Udc è un “centro di valori”, un approdo naturale di un’attesa perseguita nel tempo, un’idea politica che si è trasformata in progetto amministrativo con la lista “Capodrise rinasce”. Non possiamo tornare indietro, non possiamo rinnegare la nostra storia». Un ultimo passaggio la Giaquinto l’ha riservato alle forze di minoranza in consiglio comunale: «L’Udc – ha assicurato la neosegretaria –, nel rispetto dei ruoli, sarà sempre aperto al dialogo e al confronto con tutti. All’opposizione la scelta: contribuire allo sviluppo di Capodrise o rimanere minoranza per i prossimi dieci anni».