MADDALONI –  Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Civitas E’ “La protesta dei due operatori ecologici del comune di Maddaloni non ha ancora trovano soluzione anche dopo l’incatenamento di Via San Francesco d’Assisi.  Seppur hanno trovato voce nell’amico Alessandro Cioffi Presidente della Civitas, associazione che da tempo si batte per i dirtti dei lavoratori, viceversa, non hanno trovanto sostengno da parte di nessuno dei candidati a Sindaco che dovrà amministrare la città di Maddaloni, salvo in Gaetano Esposito, giovane candidato del Partito Democratico che sta seguendo da vicino la vicenda dei due operatori, ammonendo la poca attenzione che i commissari danno al gravosa situazione dei due padri di famiglia.

Non è ammissibile – dice Cioffi – che un comune come Maddaloni non prende una seria pozione a favore dei operatori. Già la Dhi qualche tempo fa, ha assunto una posizione simile nell’area sammaritana, dove la dipendente Sig. del Gaudio della Ecosistem vinse un ricorso con procedura d’urgenza, ex art. 700, avverso la mancata assunzione da parte dell’DHI subentranta all’Ecosistem, per cui la dipendente lavorava. Poco dopo altri 11 dipendenti sempre della Ecosistem, non furoni riassunti dalla ditta di Pastorano che a mio modesto avviso continua ad aver il cuore operativo in Vitulazio. Tutti i ricorsi furono assolti ma solo uno venne respinto. Si da il caso che questa persona alla quale venne respinto il ricorso era figlia di un ex consigliere comunali di Santa Maria Capua Vetere, la cui firma fu decisiva per la caduta del sindaco Giudicianne nel dicembre 2010. Ma Il comune di Santa Maria Capua Vetere propiziò il ricorso, presentato da DHI, contro il verdetto favorevole alla Del Gaudio e agli altri 11 dipendenti di Ecosistem, ma per l’unica persona non servì nessun altro verdetto. Alla fine fu assunta volontariamente dalla Dhi nei propri  uffici di Pastorno. Anche a Maddaloni ci sono dei casi molto simili e che destano curiosità. Nel leggere le liste di passaggio di cantiere della Jacta, viene all’occhio un personaggio tanto famoso all’Unione dei Comuni e all’ ex sindaco Cerreto che da sempre ha abbracciato la croce della battaglia contro questa Unione, figlia di una politica scellerta, e che non si è mai accorto che in quella lista a carico del comune vi erano alcuni personaggi come l’ex direttore della stessa Jacta che faceva parte dell’Unione dei Comuni, il sig. Giuseppe Spacone, che a sua volta ha fatto assumere anche il suo autista e che oggi fanno parte di quella lista cantiere del comune di Maddaloni.  Come loro c’è non sono ancora altri. Ma il comune fa finta di niente e disinteressato del problema Merola – Izzo, propone che i due vengano assunti a part-time con il minimo sindacale e con condizioni che uno dei due venga proposto al comune di San Nicola la Strada. Comune a sua volta non naviga finanziariamente in buone acque. A questo punto come diceva un noto giornalista televisivo, la domanda nasce spontania. Che fine faranno i due operatori ecologici, se a carica del comune di Maddaloni vi sono personaggi che nella lista cantiere non dovevano esserci ed in più, percepiscono stipendi da dirigenti sottraendoli alle casse comunali a discapito dei cittadini, ma la cosa più grave è che per causa loro i due operatori non vengono reintegrati dalla DHI per causa di spese aggiuntive che il comune dovrebbe accreditare alla ditta. Eppure il giudice ha emesso una sentenza ben chiara che ad oggi sia il comune che la ditta DHI non considera. Come è possibile che i sindacati non sapevano che nelle liste vi erano personaggi come l’ex direttore della Jacta e  del suo autista a spese  del comune di Maddaloni,  quando da una  nota trapelata dalla consulta con il commissario, vogliono a tutti i costi agire in una direzione diversa dalla sentenza emessa, reintegrando a part-time i due poveri lavoratori. E’ evidente che la comunità di Maddaloni debba pensare che le parti sociali sono al soldo del padrone e non al servizio dei diritti dei lavoratori,e che la finalità in tutto questo e diversa da quella che si prospetta, e che lo scopo sia ben’altro. Noi del “Movimento Civitas è”  restare fiduciosi nella giustizia, ma scontenti della poca partecipazione della politica locale. Molto probabilmente è impegnata a fare volti ed ha promettere menzogne, quelle stesse menzogne che hanno portato sull’astrico i due operatori ecologico, che solo Dio oggi sa veramente come si tira avanti con umiltà e dignità, senza chiedere a nessuno un tozzo di pane. Solo le famiglie conoscono veramente la verità di una casa.  Alla fine ci ritroviamo con la sola speranza di dare dignità a due uomini che per avere il loro lavoro passano per gli sciocchi del paese agli occhi di quei dipendenti della stessa dittà che a loro volta hanno lascito la propria dignità su qualche tappetino d’ingresso degli uffici di Pastorano solo per manterene il proprio posto di lavoro.”

 

 

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