Ogni promessa è debito. E quindi rieccoci con la seconda puntata sulla conferenza stampa di Andrea Sagliocco contro l’informazione libera e indipendente. Il sindaco di Trentola Ducenta odia i giornalisti che fanno i cani da guardia del potere e ama i cagnolini di compagnia sempre pronti a scodinzolare e a rincorrere l’osso ad ogni suo fischio. “Qualcuno – ha dichiarato Sagliocco – preferisce un ritorno al passato, fin quando ci sarò io non si tornerà al passato, Trentola Ducenta ha bisogno di rinnovamento”. Per i Lassie mediatici le parole del primo cittadino non hanno destato scalpore. Mentre un qualsiasi essere di media intelligenza avrebbe sgranato gli occhi per l’incredulità. Il sindaco narra, come in un romanzo di Agatha Christie, di un “qualcuno”, di un “regista occulto”. E afferma solennemente che non si “tornerà al passato”. Facciamo conto di credergli. Sagliocco però ci consentirà, non essendo noi né cagnolini ammaestrati né cagnette in calore, di porgli qualche domanda. Neppure troppo difficile.
Chi è questo “qualcuno”? Perché non fa il nome del “regista occulto”? Alla fine delle sue opere la giallista britannica svela sempre il nome dell’assassino. Com’è giusto che sia. Il sindaco di Trentola Ducenta invece allude, dice e non dice, fa illazioni. Aria fritta insomma. Visto che lui non ha il coraggio di fare nomi e cognomi lo facciamo noi al suo posto. Il “regista occulto” del golpe mediatico sarebbe l’ex primo cittadino Michele Griffo. La personificazione del demonio che fino a quando Sagliocco era suo assessore veniva venerato come un dio. Invece il “passato” che, a chiacchiere, “non tornerà” è quello legato ai presunti condizionamenti della camorra sull’azione amministrativa.
Qualche altra domandina. Egregio sindaco durante la campagna elettorale ha mai incontrato membri della famiglia del boss Francesco Biondino? Per caso vuole negare che al secondo turno ha siglato un patto politico con il candidato sindaco Luigi Perfetto? E ha anche il coraggio di non ammettere che in una delle liste di Perfetto era presente un parente di Biondino? Non vogliamo osare immaginare che nei fatti si tramuti così il termine rinnovamento di cui si riempie sempre la bocca. Forse la famiglia Biondino rappresenta un modo per chiudere col passato e proiettare la città verso il futuro? Mah, confidiamo nelle sue le sue doti taumaturgiche pur nutrendo più di qualche dubbio. L’oscillazione del pendolo tra passato e futuro ci conduce a un’altra famiglia illustre. Quella dei Balivo. E per sua sfortuna non ci riferiamo a Katia, che lei facendo il simpatico ha citato in conferenza stampa. Ma a Silvestro. Sì, sì Silvestro, il fratello di Gaetano. Proprio lui. Quello arrestato per 416 bis nell’inchiesta Jambo. Signor sindaco Sagliocco corrisponde al vero che fu proposta la sua incandidabilità per i suoi rapporti con Silvestro Balivo? Sono fantomatici gli incontri gaetani? E pure la casa nella Gaeta medievale? Al netto della presenza in una delle sue liste di un lontano parente della nota famiglia ci riferisce chi hanno sostenuto alle comunali i potentissimi e arrestatissimi Balivo? Non ci dica che anche loro sono il futuro perché altrimenti alle prossime elezioni Michele Griffo si potrebbe proporre come candidato sindaco del rinnovamento.
Chiudiamo la seconda puntata sulla conferenza stampa farsa toccando altri pochi argomenti. Uno di questi si inserisce nel filone del teatro dell’assurdo. A detta di Sagliocco l’azione dell’amministrazione comunale sarebbe rallentata dal “golpe mediatico” (Ionesco lo invidierebbe) e da “richieste protocollate al Comune” (Beckett gli darebbe il Nobel). Come fa il sindaco a guardare il dito invece di vedere la luna? Avrà cancellato dalla sua agenda personale la data del 29 gennaio 2019. Quel giorno è scattato il blitz dei carabinieri, seguito da altre quattro incursioni, su delega della Procura del Tribunale Napoli Nord. Abuso d’ufficio, concussione e favoreggiamento personale sono le accuse di cui devono rispondere a vario titolo Sagliocco, l’avvocato Saverio Griffo, il dipendente dell’Utc Agostino Fabozzi e il poliziotto Giuseppe Melucci. I carabinieri eseguirono un decreto di perquisizione e sequestro presso uffici e abitazioni dei coinvolti. Al centro dell’inchiesta c’è la presunta richiesta attribuita a Sagliocco e Griffo di costringere un imprenditore “a promettere indebitamente loro denaro o altra utilità e comunque a mettersi a loro disposizione” relativamente ad alcuni lavori per un complesso edilizio a Trentola Ducenta.
Il sindaco non parla delle indagini. Il suo problema sono i giornalisti liberi e alcuni atti protocollati. Rispetto a lui Pinter è un autore privo di fantasia. A proposito dell’inchiesta. Caro Sagliocco ci tolga una curiosità: ma l’avvocato Saverio Griffo come fa a trovarsi sempre nel posto giusto, o sbagliato a seconda dei punti vista, nel momento giusto? Si dice che Padre Pio avesse il dono dell’ubiquità. Anche per questo lo hanno fatto santo. Saverio Griffo meriterebbe di diventare un Padreterno. O lo è già?
Mario De Michele
(continua…)
LA CONFERENZA STAMPA DI ANDREA SAGLIOCCO