Traguardo fondamentale quello raggiunto dalla Fondazione Villaggio dei Ragazzi: dopo circa 13 anni di conti in rosso il bilancio 2016 è tornato in pareggio. Ciò è da ascrivere a merito della Regione Campania – che ha stanziato un contributo triennale di tre milioni di euro all’anno per il funzionamento del Villaggio – ed al sacrificio di tanti lavoratori. Questi ultimi, in particolare, hanno accettato, quasi all’unanimità, la decurtazione degli emolumenti in misura del 26% lordo ed hanno consentito il pieno funzionamento dell’Istituzione anche allorquando, per carenza di liquidità, non hanno percepito lo stipendio per un lungo periodo (le mensilità arretrate erano addirittura arrivate a sedici). Dal mese di giugno del 2016 gli stipendi sono finalmente a regolare regime e sono state pagate anche due mensilità arretrate. L’importanza del traguardo è ancora più evidente tenuto conto che negli anni in cui nelle casse della Fondazione entravano otto/nove milioni di euro si è generato un debito di proporzioni considerevoli, laddove oggi, con entrate di gran lunga più modeste, si è conseguito il pareggio di bilancio. Ma il momento è reso ancor più rimarchevole dalla circostanza che dopo il primo fondamentale ed ineludile traguardo del pareggio di bilancio, nella giornata di ieri la Fondazione ha finalmente presentato, tramite il suo legale, Avv. Dott. Parlati Antonio del Foro di Napoli, il documento che tecnicamente si chiama “ricorso per liquidazione” ossia il cd “piano di rientro dal debito” con allegata la perizia del Tecnico incaricato dal Tribunale, Dott. Michele Piombino. Sia il primo documento, ossia il bilancio, che il secondo, cioè il “piano” hanno richiesto tempo. Con riferimento al bilancio era ineludibile la conclusione di un intero ciclo annuale per “tirare le somme”. Con riguardo al piano si è dovuto ricostruire in modo assolutamente certosino tutte le poste attive e passive e ciò non è stato affatto agevole, considerata la incertezza e la confusione che regnava nella documentazione, spesso assai frammentaria,in possesso della Fondazione. Ora il Tribunale sara’ chiamato ad esprimersi sulla fattibilità e validità del piano ma il dato comunque confortante è che finalmente si sono fatti concreti passi in avanti verso la possibile salvezza del Villaggio. Ci sono certamente ancora grandi scogli da superare ma quello che la gestione commissariale avrebbe dovuto fare è stato fatto ed è stato fatto, è bene rimarcarlo, con i mezzi a disposizione di gran lunga inferiori a quelli del passato e con il grande sacrificio di tutti. “Un grazie doveroso e sentito alla Regione Campania ed ai lavoratori del Villaggio, dice il Commissario Straordinario. E’ solo in virtù di questa sinergia che si è potuto conseguire questo primo importante “passaggio”, raggiunto nonostante qualcuno, è bene affermarlo, come si suol dire, con la lingua fuori dei denti, dentro e fuori del Villaggio abbia, in modo anche occulto, “remato” contro. I motivi sono più che intuibili. Più di qualcuno è venuto a proporre “partenariati” dai contorni non perfettamente chiari ed è stato garbatamente ma puntualmente “messo alla porta”. Il Villaggio, oltre a svolgere un ruolo socio-assistenziale (oltre la metà degli studenti è assistita in tutto o in parte dalla Fondazione), sotto il profilo socio-educativo non è un “diplomificio” né un “laureificio”, anzi, il diploma e la laurea si “sudano”. Il Villaggio dei Ragazzi non è e non deve essere un centro di potere a vantaggio di questo o quel politico di turno. Il Villaggio dei Ragazzi è della Città di Maddaloni e dei suoi Cittadini, appartiene a questa Terra, della quale incarna la storia e le tradizioni, fa parte della “carne di questa gente”. Il Villaggio è stato voluto e costruito da Don Salvatore per fare del bene a questo territorio, per costituire una vera e propria eccellenza e come tale deve continuare ad operare. I nostri ragazzi vanno dovunque a rappresentare Maddaloni, la Provincia di Caserta, la Regione Campania ed addirittura l’Italia: l’anno scorso hanno partecipato, dopo aver vinto i campionati nazionali, ai campionati mondiali di robotica a Saint Louis negli Stati Uniti. E che dire poi dell’Istituto alberghiero, del Liceo Linguistico e di tutti gli Istituti Tecnici che sono sempre presenti nelle competizioni e nelle prove importanti non solo a livello locale ma anche regionale e nazionale? Ma la salvezza della Fondazione non è ancora raggiunta: se l’Autorità Giudiziaria dovesse ritenere il piano fattibile occorre fare ancora un lungo percorso prima di “traghettare” la Fondazione in acque più tranquille. A cose fatte forniremo più dettagli sull’operazione e su coloro che hanno collaborato a portarla a termine, qualunque sia il risultato finale, perché la prova è stata veramente ardua, quasi una “missione impossibile”. A questo proposito, il Commissario Straordinario afferma: “Questo è veramente un “passaggio” estremamente delicato sul quale non mi compete fare previsioni e sul quale, non posso esprimermi. Il debito generatosi negli anni è di proporzioni talmente elevate che è difficile fare una prognosi. Certo è che se il piano dovesse passare al vaglio dell’A.G.“ la Fondazione dovrebbe ancora più intensamente rimboccarsi le maniche per pervenire ad un vero rilancio nel futuro. A cose fatte la Fondazione fornirà più dettagli sull’operazione e su tutte le persone encomiabili che hanno collaborato per portarla a termine, qualunque sia il risultato finale, perché la prova è stata veramente ardua, quasi una “missione impossibile. L’unica cosa che possiamo fare ora è continuare a lavorare sodo e…sperare nell’aiuto di Don Salvatore”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui