CASAGIOVE – In tempi in cui il mondo sembra conoscere ed apprezzare unicamente il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna, c’è sempre qualcosa o qualcuno che smentisce tutti i luoghi comuni. “In un contesto, quello della politica, che è, nell’immaginario collettivo, un luogo dove l’onestà e l’altruismo vanno cercati col microscopio, voglio indicare un esempio di volontariato che ha il sapore di altri tempi, ma è anche il segnale di una rinascita degli ideali e, lo spero vivamente, il sintomo che possiamo ancora sperare in un futuro migliore, umano, solidale”.
È quanto ha affermato il coordinatore cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Carlo Comes. “Nei giorni d’agosto” – ha affermato – “mentre l’estate impazzava, i negozi chiudevano, i ventilatori ed i condizionatori giravano al massimo, un gruppo di volontari, un gruppo di compagni del Partito Democratico, ha deciso di mettere a nuovo la sede del Circolo di Casagiove. Certo non è la rivoluzione copernicana e non intendo dare un significato ridondante ad un episodio di solidale disponibilità” – ha sottolineato Comes – “ma esso è un segnale. Un segnale da non sottovalutare. Il risultato di una diversa idea della politica. Se Mario D’Amico, Nicola Iuliano, Andrea Roviello, Giovanni Giaquinto e Salvatore Favenza, hanno dedicato volontariamente e con entusiasmo parte della loro estate a restaurare la sede del Circolo del PD Casagiovese è perché hanno creduto e credono che le iniziative svolte, l’attenzione alla città ed ai più deboli, la voglia di bene comune che permea il nostro lavoro sono i fondamentali di un modo di fare politica che non respinge, ma unisce. L’aver rigorosamente criticato il trasformismo imperante” – ha proseguito l’esponente democratico – “l’aver costruito un forte sentire comune contro le camorre e i metodi da esse ispirate, l’aver scelto la proposta più che la protesta, l’aver dato respiro alla partecipazione e, dunque, alla democrazia, l’aver ricercato radici culturali e politiche dentro la storia, l’aver rilanciato la solidarietà quale leva dello sviluppo e l’aver ritrovato autonomia e voglia di esserci hanno rappresentato fattori evidentemente innovativi , aggreganti e tali da ricreare i fondamentali dello stare insieme e l’entusiasmo. La scelta di ristrutturare la sede, che segue la festa dell’8 luglio che aveva già dato i segnali confortanti della ripresa del volontariato” – ha concluso Comes – “è la conferma che si può operare per una politica pulita, rivolta solo al bene comune. Ai compagni che hanno dato il loro lavoro, con un commovente spirito di servizio, voglio che giungano i ringraziamenti pubblici e sentiti del coordinamenti cittadino, delle democratiche e dei democratici della città e di tutti coloro che guardano con simpatia alla nostra attività. Il loro lavoro, il loro entusiasmo è un esempio positivo e da imitare dentro il PD e ovunque. La loro diversità dai mercenari cresciuti all’ombra del berlusconismo è una lezione di altruismo ed è la grande forza del PD”.
Nunzio De Pinto