AVERSA – I Giovani Democratici normanni scendono in campo per chiedere l’istituzione della zona a traffico limitato tra via del Seggio e Piazza Normanna. Da oggi, infatti, è possibile firmare una petizione popolare che sarà poi presentata al sindaco Giuseppe Sagliocco. Uno strumento per cercare di tutelare sia gli investimenti di imprenditori che hanno fatto del centro storico un polo d’attrazione per i giovani che i diritti dei residenti.
I Gd normanni puntano l’indice contro l’amministrazione comunale che ha sottovalutato il potenziale della zona lasciando fino ad oggi imprenditori e giovani in balia di forme di protesta poco civili come il lancio di escrementi sugli avventori dei locali. La mozione sarà accompagnata da una mozione in consiglio comunale che sarà presentata dal capogruppo Pd Marco Villano.
Un gazebo sarà allestito domenica pomeriggio in via Roma.
Ecco il testo completo della petizione:
La presente petizione nasce con l’intento di suggerire alle istituzioni comunali modalità alternative di gestione del territorio, con particolare riferimento a quelle aree che, specie negli ultimi tempi, sono state destinatarie di opere di rivalutazione e sviluppo.
Ci si riferisce, in particolar modo, al centro storico aversano (intendendosi per centro storico l’area via Seggio/Piazza Mercato), recentemente oggetto di un vero e proprio restyling sostanziale che ha determinato un brusco – ma certamente positivo– sviluppo della nightlife aversana.
Suddetto sviluppo è stato parecchio incentivato dalle istituzioni locali, la quali hanno con grande determinazione favorito l’apertura di nuove attività indirizzate ad un pubblico tendenzialmente giovane.
Pur approvando in linea di principio suddetta rivisitazione dell’area interessata nel senso sopra descritto, i promotori della presente petizione ritengono insoddisfacente l’operato dell’ente locale comunale in relazione alla predisposizione di tutti quei provvedimenti che – posti all’interno di un progetto così ambizioso – dovrebbero esser strumentali alla realizzazione di un sistema che, oltre a tendere alla valorizzazione dell’area in chiave ludica e sociale, sappia al contempo guardare e tutelare (rectius, evitare il sacrificio de-) i diversi interessi che inevitabilmente vengono coinvolti.
Ed infatti, com’è noto, lo sviluppo della nightlife dell’area Seggio/Piazza Mercato se, da un lato, ha creato nuovi spazi di socialità ed occasioni di sviluppo economico per la comunità locale, dall’altro, non è stato oggetto di interventi tesi al bilanciamento delle diverse esigenze.
È chiaro, infatti, che, nella fase di valutazione dei presupposti di ogni intervento, l’amministrazione locale, prefigurandosi gli scenari possibili conseguenti l’adozione di una determinata strategia, debba cercare di contemperare le diverse posizioni eventualmente coinvolte, in modo da evitare la nascita di situazioni capaci di intaccare l’equilibrio complessivo della comunità di riferimento.
È necessario, pertanto, sottolineare che l’azione dell’amministrazione è stata carente, in primo luogo, nella fase genetica del disegno riqualificatorio, essendo stati ignorate ab origine le conseguenze che sarebbero derivate dall’improvvisa “rinascita” dell’area; in secondo luogo, anche nella fase di gestione della rinascita stessa, quella cioè diretta alla sua stabilizzazione, l’amministrazione ha dimostrato e dimostra tutt’oggi di esser poco lungimirante e poco attenta alle istanze provenienti da tutte le categorie in qualche modo coinvolte.
È infatti palese che l’area Seggio/Piazza Mercato è da considerarsi non solo risorsa da valorizzare sotto il profilo commerciale ed economico, ma anche (e soprattutto) zona sensibile, poichè proprio in quell’area, in virtù delle caratteristiche strutturali che la connotano, è alto il rischio che si incontrino e si scontrino più interessi, nella maggior parte dei casi confliggenti.
Sono, in particolare, coinvolti in quell’area i titolari di attività commerciali, i residenti dell’area e, di riflesso, i cittadini tutti. E le disfunzioni che interessano l’area oggetto della presente petizione sono tutte, singolarmente, in grado di danneggiare le posizioni di suddette categorie.
Le problematiche che si vogliono segnalare sono conseguenza, diretta o indiretta, della mancata predisposizione ad opera del comune di una Zona a Traffico Limitato in suddette aree, circostanza che ha favorito l’incremento progressivo di disagi per le categorie sopra indicate.
In particolare, si segnalano alcune tra le più importanti problematiche che interessano quell’area, le attività commerciali ivi collocate e, più in generale, la cittadinanza tutta e che sono appunto conseguenza della mancata chiusura al traffico dell’area stessa:
1) Aumento Inquinamento atmosferico in un’area strutturalmente non idonea al transito di una grossa quantità di veicoli;
2) Inquinamento acustico;
3) Disagi per i residenti dell’area
Croce, specie nell’ultimo periodo, dei residenti dell’area, gli schiamazzi notturni e l’irrispettoso atteggiamento di chi transita in auto per quella zona sono un problema cui è necessario dare immediata soluzione. Ed infatti è palese il disagio che subiscono i residenti, che, a ragione, ma senza tuttavia volerli giustificare, spinti dal giustificato desiderio di riconquistare uno spazio di quiete, e vista l’indifferenza delle autorità pubbliche, hanno spesso fatto ricorso a modalità poco civili di contestazione.
4) Sicurezza
E’ ovvio che lo sviluppo incontrollato e non opportunamente regolamentato di un’area porta con se’ anche conseguenze rilevanti sotto il profilo della sicurezza. Non sono infrequenti, infatti, episodi di violenza e micro criminalità, che recano danno indiretto, tra gli altri, soprattutto ai gestori di attività commerciali, preoccupati dalla possibilità che, in seguito ad una “involuzione anarchica” dell’area, possa esser recato pregiudizio ai rispettivi esercizi.
5) Assenza di spazi per i giovani
Chiudere la strada al traffico, specie durante il fine settimana, significherebbe anche lasciare ai giovani che frequentano l’area la possibilità di goder più intensamente e con maggiore serenità il nuovo segmento di vita notturna costituitasi nell’area interessata dalla presente petizione. Ed infatti, oltre ad essere un provvedimento sintomatico del senso di civiltà di un’istituzione cittadina, la chiusura al traffico di quella zona renderebbe quest’ultima un luogo dove, finalmente, i giovani dell’agro e non possano trascorrere piacevolmente il proprio tempo libero, in quasi completa sicurezza, in assenza di caotiche code, rumorosi impianti stereo e fastidiosi gas di scarico.
In definitiva, alla luce delle osservazioni sopra formulate, ad avviso dei promotori della presente petizione, essendo le caratteristiche dell’area Seggio/Piazza Mercato incapaci di garantire la simultanea presenza di nightlife ed interessi in altro modo coinvolti ma comunque meritevoli di attenzione, si ritiene opportuno un ulteriore e più incisivo intervento dell’ente locale. Quest’ultimo, in particolare, dovrebbe prevedere per l’area interessata:
1) La predisposizione di Ztl a mezzo videocamere
Le videocamere sarebbero uno strumento volto non solo ad impedire l’accesso ai veicoli non autorizzati, ma costituirebbero anche, per evidenti ragioni, una efficace misura diretta al mantenimento della sicurezza dell’area.
Si ritiene che alla chiusura dell’area interessata dovrebbe seguire una politica sanzionatoria equilibrata, prevedendo, per le prime violazioni un solo avviso scritto; per le successive un verbale.
2) Creazione di un parcheggio notturno a pagamento in piazza mercato
Un parcheggio pubblico a tariffa fissa posto proprio al centro dell’area interessata gioverebbe alla città per due motivi: perchè, almeno lì, si reprimerebbe il fenomeno parcheggiatori abusivi ed, inoltre, perchè, dal punto di vista strettamente economico, si coglierebbe l’occasione “far cassa”.
3) Destinazione delle somme ricavate dal parcheggi notturno alla valorizzazione dell’area
Le somme ricavate dal parcheggio di cui al punto 2) potrebbero essere destinati ad interventi mirati alla valorizzazione dell’area stessa
Tanto detto, si invitano il Sindaco e gli organi locali eventualmente competenti ad adottare tutti i provvedimenti necessari a realizzare le finalità della presente petizione o, in alternativa, ove si ritenga inopportuno accogliere le proposte formulate dai promotori, a motivare le ragioni dell’eventuale diniego entro 30 giorni.