Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, all’archivio storico di Napoli per la consegna dei lavori di valorizzazione dell’atrio del Platano e della sala Catasti ha chiarito le intenzioni del progetto “centro storico di Napoli”. «Si riprende il lavoro – ha esordito – del grande progetto del centro storico di Napoli e abbiamo davvero la possibilità di avviare un lavoro di riqualificazione di un centro storico meraviglioso, è una delle grandi sfide culturali e urbanistiche che dobbiamo vincere. Abbiamo avuto 100 milioni di euro rimasti sostanzialmente inutilizzati per anni – ha ricordato De Luca – quando ci siamo insediati, abbiamo visto che c’erano questi fondi non spesi e abbiamo contrattato con l’unione Europea lo slittamento di questi nella programmazione successiva, 2014-2020, quindi abbiamo salvato il grosso del finanziamento. Però adesso dobbiamo cominciare a rendicontare la spesa, altrimenti dobbiamo restituire questi soldi. Credo che ci siano tutte le condizioni per fare davvero un lavoro eccellente, d’intesa anche con le soprintendenze perché siamo nel centro storico. Per i dati che ho io ad oggi, sugli 84 milioni residui, 18-20 milioni sono opere già completate nel centro storico e rendicontabili, dobbiamo investire gli altri 60-70 milioni. Il lavoro comunque è ripreso, cerchiamo di non distrarci e di non perdere tempo». Alla domanda sulle responsabilità dei ritardi, De Luca ha risposto: «Se uno ti mette in mano 100 milioni di euro e dopo 10 anni non hai mosso una foglia, diciamo che c’è una qualche debolezza amministrativa, una qualche distrazione. Fortunatamente ora si riprende il lavoro di riqualificazione di un centro storico che è meraviglioso, credo il più grande d’Europa insieme a quello di Genova. Ovviamente la precondizione è che ci sia stabilità nelle amministrazioni, che ci sia un lavoro di medio lungo periodo perché non sono cose che si fanno in due mesi, e che ci sia la capacità amministrativa».