Per Cesario Villano l’estate 2024 è una di quelle da segnare con il circoletto rosso. Lo scorso 9 luglio l’architetto di Cesa ha incassato la bellezza di 77.595,25 euro. La determina di liquidazione è stata firmata da Giacomo Petrarca, responsabile dell’area Lavori pubblici (link in basso). Un’ingente somma sborsata per la progettazione esecutiva e il coordinamento della sicurezza dei lavori di rifacimento della Palestra del Fanciullo. Nell’ambito del piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate il Comune di Cesa ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro per effettuare l’intervento in pieno centro storico. Del buon Villano abbiamo già parlato in altre occasioni. Non è un tecnico qualunque. In verità è più un politico, molto attivo alle ultime elezioni comunali. Si autodefinì il “tredicesimo candidato” della lista Nuova Primavera Cesa capeggiata dall’allora candidato sindaco, poi riconfermato, Enzo Guida. Villano dunque è “organico” alla maggioranza di centrosinistra. Un motivo in più, se si vogliono fare davvero solo cose belle, per tenerlo lontano, lontanissimo da incarichi pubblici. E invece nell’ottobre 2023 ecco il mega affidamento, peraltro diretto. In termini burocratici si chiama “trattativa diretta”. Sul piano pratico è un appalto senza gara. Come avviene? Il funzionario comunale sceglie il tecnico, detto “operatore economico”, gli affida l’incarico e buona notte. Su che base? Presumiamo sulla scorta del curriculum. L’architetto Villano è più rinomato come politico che come professionista. Ma non è escluso che ci sia sfuggita la sua brillante carriera. Pubblicheremo il suo curriculum prossimamente su questi schermi. Il nodo scorsoio è però un altro: è normale che il “tredicesimo candidato” della lista di Guida ottenga un affidamento diretto da 77mila euro? È una cosa bella?

Ai lati i due Cesario Villano, al centro Enzo Guida

Nel caso di specie c’è un aggravante: il fortunato architetto è cugino omonimo dell’allora assessore ai Lavori pubblici, oggi consigliere delegato al ramo Cesario Villano. È normale che il cugino dell’assessore ai Lavori pubblici incassi dal settore Lavori pubblici del Comune un incarico da 77mila euro? È una cosa bella? C’è di più. Il beneficiario dell’affidamento diretto è il marito di Mariateresa Marrandino, assunta a tempo indeterminato tramite l’ormai celebre scorrimento delle graduatorie del concorso comunale per funzionario dei vigili urbani. Oggi è responsabile dell’ufficio anagrafe. Già a quel tempo il consorte Villano faceva parte degli hooligan di Guida. Non finisce qui. L’architetto Villano è risultato “idoneo” al concorso comunale per istruttore tecnico. Prima di lui si sono piazzati in ordine crescente: Piero Cappello, indagato per turbativa d’asta per appalti a Calvi Risorta, assunto a tempo indeterminato a Cesa, Giacomo Petrarca, quello di cui sopra, assunto a tempo indeterminato a Cesa, Peppe Mangiacapre, primo degli “idonei”, segretario cittadino del Pd, partito di maggioranza. E poi c’è l’immancabile Cesario Villano, secondo degli “idonei”. Sia lui che Mangiacapre presto brinderanno per l’agognato posto fisso. “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Cit. Agatha Christie. Una battuta finale, prendetela in quanto tale: se il tredicesimo della lista di Guida è stato baciato dappertutto dalla Dea Bendata, figuratevi i primi dodici. Saranno pure solo cose belle ma la visione è vietata ai minori di 18 anni.

Mario De Michele

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