Ops! Abbiamo un problema. Antonino Santillo sarà il candidato sindaco della “grandissima coalizione”. Il guaio non è questo. Ma il suo principale sponsor. Non è Ermanno Guido. Ma il peggio del peggio che offre la politica locale. Avete indovinato: Gianfranco Piccirillo. Si sbagliava, purtroppo, chi pensava-sperava che il “traditore seriale” fosse definitivamente fuori dai giochi. È lui il Mister che scalda i muscoli dell’aspirante primo cittadino. Una iattura. Per Santillo, in primis. Povero lui. È andato dritto in bocca al lupo. Un carnivoro selvatico che si è cibato in quel di Pietramelara. Poi si è dovuto accontentare dei brandelli per, diciamo così, appropriazione indebita. Ha dovuto mollare l’osso agli allenatori di “categoria superiore”. Quelli che vincono i campionati professionistici. Puntualmente truccati.
Scacciato dai campi pietramelaresi il cattivo Piccirillo si è lanciato all’attacco dei terreni atellani. Santillo il suo paravento. Orta e Succivo sono a un tiro di schioppo. Pronti i fuochi d’artificio da fare esplodere dopo il luculliano banchetto. Morsi grandi come quelli nelle montagne delle cave. Cavare di tutto e di più. Terra bruciata. Addio rinascita. Bye bye rigenerazione. La vittoria (certa) di Santillo sarà il preludio del ritorno al passato. Ai “bei” tempi. All’epoca in cui il buon Piccirillo era organico al “sistema”. Il capo perennemente chinato sulla mangiatoia. L’era delle grandi abbuffate. Gli anni del cemento. Quelli del “Fagghiamoci” i c… nostri. Che sarà mai costruire su standard urbanistici. “Qui comandiamo noi, vaffa… tutti gli altri”. Per i cittadini, reduci da un’amministrazione oscena per immobilismo e ciucciaggine (senza offesa per i muli), si apre una stagione forse ancora più buia. Hai voglia di gridare vade retro, Satana! Non servirà. Al cospetto di Piccirillo il demonio è un angioletto innocente. El dia de la bestia scatterà già all’indomani del voto. Con Santillo-Piccirillo sindaco sarà un inferno. Per carità, ci sono i pompieri. L’incendio probabilmente sarà domato. Gli elicotteri già sono in volo. Atterreranno all’alba. È il caso di munirsi fin d’ora di un bel pigiama. A strisce.
Mario De Michele