Mauro Baldascino e Filippo Panza

Allo scoccare della mezzanotte è terminata la call. Fuori onda i commenti saranno stati gli stessi delle altre volte: “Abbiamo perso tempo”. E in effetti anche ieri sera il vertice del centrosinistra di Aversa si è concluso senza toccare la meta. Anzi, si allontana il traguardo dell’accordo sul candidato sindaco. Al tavolo virtuale Antonio Misiani, Susanna Camusso e Eugenio Marino, rispettivamente commissari regionale, provinciale e cittadino del Pd, gli ex deputati Giuseppe Buompane (M5S) e Nicola Grimaldi (Centro democratico), Antonio Di Ronza per La Politica che Serve, Antonio Dell’Aquila e Fabio Carbone per Avs e Gabriele Vedova in rappresentanza di Aversa Progressista. Un parterre importante con i dem che mettono in campo Misiani, numero tre del partito, vicinissimo a Elly Schlein. Ordine del giorno: la scelta del leader della coalizione. In lizza Filippo Panza, portavoce cittadino dei 5 Stelle, e Mauro Baldascino, referente di Libera. Quest’ultimo era già stato incoronato dal tavolo quasi due settimane fa. Poi la recente virata di Pd e pentastellati su Panza. La domanda ricorrente degli alleati ha battuto proprio su questo tasto: perché è stato scaricato Baldascino e si è scelto Panza?

Antonio Misiani e Susanna Camusso

Quesito che abbiamo girato a Grimaldi. “In tutta onestà sono sconcertato da come si è svolta la discussione. Centro democratico ha chiesto più volte ai dem e ai 5 Stelle perché c’è stato il passo indietro su Baldascino dopo la firma di un documento congiunto che lo indicava come il candidato sindaco. In quattro ore di confronto – rimarca Grimaldi – non abbiamo avuto uno straccio di risposta. Non solo. Misiani, Camusso e Marino non hanno nemmeno detto perché il Pd appoggia Panza. Sono davvero incredulo. Volendo essere ottimista, mi auguro che il silenzio tombale di esponenti politici di questo spessore sia dovuto alla necessità di registrare le posizioni di tutti gli attori del centrosinistra per poi aprire una discussione nel partito. Ma – afferma Grimaldi – la sensazione è, come ci è stato detto in modo superficiale, che il Pd punti su Panza perché è un candidato politico. A mio avviso anche Baldascino è un candidato politico perché è stato amministratore locale e perché Libera, pur non avendo partiti alle spalle, fa “politica” per la legalità da anni, sta in mezzo alla gente, tutela le persone. Non è politica come gestione della cosa pubblica ma è politica nel senso alto del termine”. Il nodo gordiano resta il documento pro Baldascino firmato da tutti. “Centro democratico – dichiara Grimaldi – non ratificherà nessun altro nome se non ci sarà data una spiegazione valida sul dietrofront su Baldascino. Non accetteremo soluzioni d’emblée. Se insistono su Panza senza darci valide motivazioni significa che non ci vogliono nella coalizione. Sono loro che faranno saltare il tavolo”. Che succede se Baldascino non è più in corsa? Grimaldi risponde risoluto: “Si rimette tutto in gioco. Noi proporremo Luigi Massa, il nostro candidato di partito”. Per l’ex deputato si tratta anche di una questione di correttezza personale nei confronti di Baldascino, “È stato bistrattato anche sul piano umano, non se lo merita”, dice Grimaldi. Che aggiunge: “Se non si trova l’accordo entro il 6 maggio Centro democratico non parteciperà più alle trattative”. E cosa farà? L’esponente del partito di Tabacci non si sbottona. Ma ci sono due opzioni: la corsa solitaria con un candidato sindaco autorevole oppure la costruzione di una coalizione con La Politica che Serve, Avs e Aversa Progressista. Anche il gruppo dell’ex sindaco Alfonso Golia, i seguaci di Bonelli e Fratoianni e Vedova non sono per nulla disposti a “bruciare” il nome di Baldascino. Lo hanno ribadito anche ieri pretendendo il rispetto del documento congiunto. Misiani, Camusso e Marino non hanno risposto nemmeno a loro. Fine della call. Senza una data per rivedersi. Un segnale chiaro: l’asse Pd-M5S regge. Almeno per ora. Intanto La Politica che Serve si mobilita. Nella giornata di oggi alle 20.00 si terrà l’assemblea generale. Sono state invitate anche le forze pro Baldascino, come per dire a dem e pentastellati: “Voi puntate su Panza, noi su Baldascino”. Ma è improbabile che il referente di Libera accetti la sfida senza un centrosinistra unito. E allora? Anche La Politica che Serve potrebbe andare in solitaria con due liste in lizza. Insomma, tutto è possibile. Al momento è più facile vincere l’Eurojackpot che prevedere il futuro del centrosinistra di Aversa.

Mario De Michele

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui