La tappa casertana del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli è servita a fare un po’ di chiarezza sulla collocazione di Fratelli d’Italia alle comunali di Aversa. Per l’esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni non è percorribile la strada dell’accordo con i deluchiani che appoggiano Franco Matacena. In una grande città è impossibile allearsi con chi, Giovanni Zannini nello specifico, sostiene il governatore della Campania, diventato il nemico pubblico numero uno della premier. Al limite, se non ci sono le condizioni per un’intesa con il centrodestra, FdI correrà con una propria lista e un proprio candidato sindaco. Sembra ormai tracciato il sentiero dei meloniani normanni. Il nuovo corso è inaugurato anche dalle parole del leader cittadino Alfonso Oliva che, smentendo ancora una volta sé stesso, molla anche Matacena e si rimette alla decisione del partito a livello provinciale, regionale e nazionale. Dopo essersi fatto immortalare in una foto con l’aspirante primo cittadino e con i sostenitori della coalizione centrista, Oliva ha annunciato di avere la disponibilità di 24 candidati pronti a correre alle amministrative. Ennesima piroetta. Accordo con il centrodestra sfumato definitivamente? No. Ma Oliva capire una volta e per tutte che se la coalizione ha indicato Antonio Farinaro è anche per colpa di una strategia sbagliata. Anzi, del tutto assente. L’ex consigliere comunale ha preferito distruggere invece di costruire. Ha optato per un interminabile gioco al massacro proponendo e bruciando una decina di nomi. Voleva essere lui il candidato sindaco? Legittimo. Ma che senso aveva continuare a fare passi di lato, poi indietro, poi di traverso? C’è una grande responsabilità politica di Oliva se le cose sono andate come sono andate. Ed è un altro dato di fatto che a lui non va per niente giù l’idea di affidare a Farinaro la leadership del centrodestra. Mettere sul tavolo oggi la storiella dei civismi significa continuare a distruggere. Perché non l’ha fatto all’inizio delle trattative? Perché non ha tentato da subito di allestire una coalizione con un chiaro tratto politico? È anche per questo se Lega e Forza Italia, seppure sotto mentite spoglie, si trovano la prima nel centrodestra con Farinaro, la seconda nel coacervo centrista con Matacena. Insomma Oliva ha compiuto un disastro. Prendersela sempre con gli altri è una favoletta trita e ritrita. Per una volta dovrebbe ammettere di aver sbagliato, ecco. Altre giravolte finirebbero sotto la voce “barzellette”. Ma l’unico a non ridere sarebbe proprio Oliva.
Mario De Michele