Destra, centro, sinistra. Se proprio deve sfogliare la margherita Franco Matacena sceglie il petalo che sta nel mezzo. Replicando stizzito alle dichiarazioni di Gimmi Cangiano, deputato e leader provinciale di Fratelli d’Italia, il candidato sindaco di Aversa colloca la sua coalizione al centro e rimarca la connotazione civica del suo schieramento. A scanso di equivoci e per evitare altri incidenti di percorso Matacena bacchetta Cangiano per aver definito il suo progetto di centrodestra: “Sono costretto a fare chiarezza. Non è corretto definire il progetto amministrativo che stiamo mettendo in campo ad Aversa “amministrazione di centrodestra”, così come dichiarato dall’onorevole Cangiano ma soprattutto l’onorevole Cangiano non può parlare a nome della coalizione”. Parole nette per rivendicare il ruolo di leader della coalizione e per sottolineare che la partita locale non deve essere politicizzata. E in ogni caso per Matacena la vocazione resta quella di centro. “Quella che metteremo in campo sarà un’amministrazione a fortissima trazione civica e centrista, che ha trovato la sua sintesi nelle migliori energie politiche aversane di ogni estrazione, capaci di dare un qualificato e significativo contributo al programma che si intende realizzare”. L’aspirante primo cittadino di Aversa mette in chiaro un altro aspetto: “Voglio, altresì, precisare che non è in corso e non sarà possibile alcuna interlocuzione con la Lega”. Un’altra stoccata a Cangiano che aveva auspicato l’ingresso del Carroccio nella squadra capitanata da Matacena. Insomma il presidente dell’ordine dei commercialisti di Napoli Nord non vuole farsi tirare per la giacchetta. Da pochi giorni la sua coalizione ha allargato il perimetro al partito di Giorgia Meloni. Un accordo importante ma che, com’era prevedibile, rischia di alimentare dissapori tra le variegate componenti. Il primo sponsor di Matacena è stato il consigliere regionale deluchiano Giovanni Zannini. Probabilmente proprio il presidente della commissione Ambiente si sarà fatto sentire. Non vuole essere fagocitato dall’ala destra dello schieramento. E soprattutto vuole limitare al massimo l’imbarazzo politico di far parte di una squadra già composta da Forza Italia e che ora vede l’appoggio anche di FdI. Dal canto suo Cangiano ha interesse a connotare politicamente la coalizione per dimostrare a Roma che la scelta di sostenere Matacena è in gran parte in linea con il modello nazionale. Un tentativo stoppato immediatamente dal candidato sindaco che punta sul civismo e sul centrismo per avere un bacino elettorale più ampio in cui pescare voti. Ma resta una contraddizione che potrebbe minare l’unità del progetto amministrativo: la difficile coabitazione tra deluchiani e meloniani. Spetterà a Matacena trovare una sintesi. Un compito non facile, ma non impossibile. Sarà determinante spostare i riflettori sulla città senza farsi condizionare dalle sirene romane.
Mario De Michele