Al cospetto del centrosinistra di Aversa una fiction thriller è come un cartone della Walt Disney. Non si contano più le puntate di uno psicodramma politico che potrebbe concludersi nel peggiore dei modi: l’aborto del campo largo. Al momento in cui scriviamo si sta svolgendo l’ennesimo incontro tra i vertici di Pd, M5S, La Politica che Serve, Alleanza Verdi e Sinistra, Centro democratico e Aversa Progressista. Un altro disperato tentativo di tenere in piedi una casa che scricchiola dalle fondamenta. Le forze in gioco si sono impantanate sul nome del candidato sindaco. Per ora il duello tra il 5 Stelle Filippo Panza e Mauro Baldascino, pescato dalla società civile, non vede ancora un vincitore. Il pentastellato sembra a un passo dal traguardo. Per privilegiare l’accordo con il partito di Giuseppe Conte i dem hanno scaricato il referente di Libera e anche stasera spingono per Panza. Attorno al profilo del candidato sindaco ruota la decisione finale: se passa, come sembra, la linea del “politico”, Panza guiderà il centrosinistra alle amministrative. Se prevale la soluzione “civica”, ipotesi remota, toccherà a Baldascino brandire lo scettro del condottiero. Ma in queste ore si sta giocando una partita nella partita: la coalizione reggerà o il tavolo andrà in frantumi? Panza ha incassato il via libera dal commissario regionale del Pd Antonio Misiani grazie ad un accordo romano. Susanna Camusso e Eugenio Marino si sono allineati senza fiatare. A differenza dell’area riconducibile a Gennaro Oliviero che non è per nulla disposta ad ingoiare il rospo. In tal caso il gruppo del presidente del consiglio regionale della Campania andrebbe a briglie sciolte con candidature sparse in schieramenti alternativi al centrosinistra. Poi c’è La Politica che Serve. Il team di Alfonso Golia, come ha sempre detto, non si assumerà la responsabilità di annichilire la coalizione. Se tutti gli alleati diranno “sì” ai 5 Stelle resterà ancorato al centrosinistra, seppure con enormi mal di “Panza”. Se invece, come sembra, arriverà lo stop di qualche componente della coalizione allora si sfilerà. Scenario tutt’altro che improbabile visto che Aversa Progressista ha già detto negli incontri precedenti che il candidato “è e deve rimanere Baldascino”. Con quale finale si concluderà il thriller politico? Se si troverà l’unità su uno dei due nomi in lizza ci saranno più scontenti che favorevoli. Se Golia e company usciranno dalla coalizione quasi certamente potrebbero correre con un proprio candidato. Se Panza sarà bocciato anche i pentastellati andranno in solitaria. Se si siglerà l’intesa soltanto tra Pd e M5S, con l’ok di liste minori, la sfida elettorale rischia di ridursi a mera testimonianza. Insomma, per come stanno le cose, comunque andrà sarà un insuccesso.

Mario De Michele

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