“Non ci siamo dimenticati di Caivano passate le elezioni europee, come sembra aver fatto qualcun altro. Abbiamo appreso, e questa è una notizia grave, che sui 40 milioni di euro che erano stati stanziati per Caivano, 30 milioni sono scomparsi nella proposta di legge di bilancio. Comunque sia noi adesso andiamo avanti”. È la denuncia di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine dell’incontro all’Istituto Milani di Caivano per la presentazione dell’ecosistema educativo per l’area Napoli Nord. “Con i commissari di Caivano – ha spiegato il governatore campano – stiamo lavorando per approvare un progetto di riqualificazione urbanistica del Parco Verde. Più tardi abbiamo in giunta la presa d’atto di questo programma che è in variante urbanistica. E poi – rimarca – per quanto riguarda noi, direttamente la Regione, l’Acer, stiamo facendo un progetto per un altro quartiere di edilizia popolare che sarà completamente riqualificato. Insomma cerchiamo di mantenere il massimo di attenzione e di sensibilità per tutta l’area nord di Napoli”. De Luca si è quindi rivolto ai ragazzi: “Vi dico di stare attenti alla camorra. Se vi avvicinano per dirvi ‘vi do un po’ di soldi’, ricordatevi che la camorra porta a due strade: o carcere o morte”.
Al suo arrivo a Caivano De Luca è sceso dall’auto di servizio per incontrare i manifestanti dell’associazione popolare ‘Casa mia’ che si erano radunati all’esterno dell’Istituto Milani. “Tutto quello che potevamo fare noi lo abbiamo fatto – ha detto loro -. Che devo fare di più? la lotta armata?”. “Quando dipende da De Luca, De Luca decide – ha proseguito – e va avanti. In questo caso non dipende da De Luca, dipende dal governo nazionale. Noi abbiamo aperto un dibattito in Consiglio regionale, abbiamo definito una proposta. La competenza sull’abusivismo è del governo nazionale. La Regione Campania ha fatto una proposta al Parlamento che prevede l’abbattimento di alcune tipologie di abitazioni che non possono essere sanate. Per tutto il resto, parliamo di abusivismo che riguarda i quartieri di grandi comuni, la nostra proposta è di fare piani di recupero ad opera dei comuni con una sanatoria e il pagamento di un’ammenda”.