“L’unica via d’uscita seria allo stallo amministrativo è l’azzeramento della giunta”. Non demorde Adele Ferrara. Contattata telefonicamente, la consigliera comunale si tiene a distanza di sicurezza dal “mare magnum” del politichese. E come sempre dice la sua senza rifugiarsi dietro a inutili infingimenti. “Il fallimento dell’esecutivo – afferma l’esponente di Aversa Azzurra – è sotto gli occhi di tutti. Per rilanciare l’azione amministrativa è necessaria una squadra di governo di alto profilo. Serve una giunta tecnica composta andando oltre i colori politici. Ci vorrebbero 7 assessori con la statura di Mariano D’Amore, l’unico che si è dato da fare ottenendo ottimi risultati”. Ferrara boccia anche Olga Diana e Francesco Sagliocco. “Non salvo nessuno, – osserva – nemmeno gli eletti. Se un consigliere si è dimesso per entrare in giunta ma non ha svolto adeguatamente il proprio compito deve andare a casa, perché gli assessori devono essere giudicati in base a ciò che hanno prodotto in questo anno. Invocare il paracadute delle dimissioni non ha senso di fronte ad un disastro gestionale così evidente. Ripeto, escluso D’Amore, nessuno è stato in grado di affrontare risolvere i problemi della città”.
Sul voto in assise a favore della mozione di sfiducia contro l’assessore Diana, la consigliera di Aversa Azzurra ricostruisce i momenti precedenti all’inizio dei lavori. “Mezz’ora prima del consiglio ci siamo riuniti nella Sala della Memoria, erano tutti presenti, inclusi il sindaco Franco Matacena e il presidente Giovanni Innocenti. Abbiamo deciso che le mozioni andavano discusse e bocciate all’unanimità. Poi in aula sono cambiate le carte in tavola. Questo la dice lunga sulla correttezza di alcuni esponenti della maggioranza. La verità – aggiunge Ferrara – che non c’è mai stato spirito di squadra e di lealtà. Ognuno vuole accerchiare il sindaco per avere maggiore potere, così si perde di vista il bene della città. Secondo qualcuno i panni sporchi vanno lavati in famiglia, ma se non c’è il detersivo bisogna essere onesti con la collettività. Qualche mio collega (il riferimento è a Raffaele Oliva, ndr) ha detto che io sarei l’unico problema della coalizione. Lo comprendo perché io dico sempre la verità e non mi assoggetto a logiche ipocrite e ai giochi di potere. Continuerò a dire la verità e ad avere come miei interlocutori privilegiati i cittadini, chi non la pensa così se ne faccia una ragione”.
Nonostante le nostre sollecitazioni la consigliere di maggioranza non fa la hit parade dei peggiori assessori in assoluto. Fa notare però che Alfonso Oliva spicca per incapacità. “Non vi è dubbio che il vicesindaco sia uno tra i principali artefici di questo disastro. Basta chiedere ai cittadini per averne conferma. Tra i maggiori responsabili del fallimento figura anche chi pur stando vicino al sindaco ma non fa il bene del sindaco. A scanso di equivoci – sottolinea Ferrara – ci tengo a precisare che io non sono interessata a nessuna delega, non è una questione di posti al sole, bisogna dare risposte concrete agli elettori che ci hanno dato fiducia sperando che facessimo il bene di Aversa. Noi non vogliamo poltrone, come ha dimostrato l’assessore Tania Barella che si è dimessa da tutte le deleghe, tranne da quella alla Transizione ecologica”.
Sulla compattezza di Aversa Azzurra la consigliera stoppa ogni tentativo esterno di destabilizzare il gruppo. “Siamo tutti e quattro in piena sintonia. Il nostro collante non è la deputata Annarita Patriarca, ma Gianpaolo Dello Vicario. È lui il nostro riferimento politico. Chi spera di dividerci perde tempo. Colgo l’occasione – conclude Ferrara – per rinnovare la mia piena e massima stima nei confronti del sindaco Matacena, che per me è un punto fermo. Gli auguro di essere un buon timoniere di questa nave in tempesta, io sarò sempre un’ancora di salvataggio. Matacena è una persona pulita e competente. Per me non è mai stato e non sarà mai lui il problema”.
Mario De Michele
