È la volta di Roberto Romano. Nel nostro “giro” di interviste sui primi passi dell’amministrazione comunale di Aversa oggi abbiamo intervistato l’ex presidente del consiglio. Per l’esponente di Noi Moderati il sindaco “ha subito delle imposizioni sulla nomina degli assessori”. Romano lancia una bordata alla maggioranza: “Una parte di essa non garantisce nulla sul piano della legalità e della trasparenza”

Che giudizio dà sulla giunta varata dal sindaco Franco Matacena?

“Il giudizio di Noi Moderati è molto negativo. In campagna elettorale l’allora candidato sindaco prometteva un esecutivo di alto profilo. Nel giro di pochi giorni, appena indossata la fascia tricolore, Matacena ha smentito sé stesso”.

Se fosse stato al posto del primo cittadino chi avrebbe escluso senza pensarci due volte?

“Sicuramente andavano esclusi coloro i quali hanno fatto parte della precedente amministrazione comunale, per dare un segnale di discontinuità e di vero rinnovamento. Non è tollerabile accettare imposizioni dalle forze politiche su persone che lo stesso sindaco in campagna elettorale ha criticato per l’immobilismo amministrativo. Come dimenticare la vicenda del cimitero? Lo stesso Matacena in una intervista rilasciata ad Italia Notizie ha dichiarato che «il luogo dove riposano i nostri cari versa in uno stato di degrado senza precedenti». Oggi lo stesso assessore che ha contribuito a quel disastro è nuovamente delegato al Cimitero. Cos’è cambiato rispetto alla campagna elettorale?”

La composizione dell’esecutivo fa presagire uno scenario con Matacena “ingabbiato” dalla maggioranza?

“Il sindaco ha commesso un errore che gli sarà fatale in futuro: ha subito dalle forze politiche che compongono la maggioranza delle vere e proprie «imposizioni». Infatti non ha avuto nemmeno la forza di pretendere una «rosa» di nomi per comporre una giunta di maggiore qualità. Se fosse andato in questa direzione avrebbe garantito alla coalizione più unità e compattezza. Oggi invece già emergono le prime «crepe», ci sono tanti esclusi scontenti che prima o poi si faranno sentire. La consigliera Federica Turco è stata categorica: «O ci dimostrate il vostro valore o vi manderemo a casa appena ne avremo la possibilità con il nostro voto decisivo», alludendo chiaramente all’approvazione del Bilancio, unico momento in cui i consiglieri comunali diventano decisivi per il prosieguo di una amministrazione”.

Che tipo di opposizione farà il centrodestra in consiglio e sul piano politico?

“Guardi, io non la chiamerei opposizione di centrodestra, ma minoranza di una componente di centrodestra, tra l’altro la più importante, quella in cui vi sono due partiti di governo nazionale: Fratelli d’Italia e Noi Moderati di Maurizio Lupi. Sicuramente sarà un’opposizione costruttiva che necessariamente su alcune tematiche dovrà sostituirsi a questa amministrazione. È evidente a tutti che sul terreno della legalità e della trasparenza una parte della maggioranza non garantisce nulla. Mai come stavolta, servirà un’opposizione ispettiva e di controllo”.

Mario De Michele

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