Prima, durante e dopo. Dall’inizio alla fine il servizio civile al Comune di Orta di Atella è stato costellato di ombre e sospetti. Due i progetti attuati rivolto a 20 giovani: “L’Eco del Silenzio: strategie di contrasto alla povertà educativa minorile 2.0” e “Eco-Resilienza 2.0: nuove strategie di educazione al rispetto”. La selezione dei candidati è stata effettuata alla cooperativa Eco. Primo neo: la fondatrice della coop è indagata dalla Dda di Napoli per reati di camorra. Secondo neo: nelle graduatorie dei vincitori figurano nomi illustri di persone legate all’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Gaudino. Terzo neo, quello più rilevante: le selezioni si sono svolte in modo illegittimo. La normativa in materia è chiara come la luna piena: alle selezioni deve essere presente un dipendente comunale. Nel caso di Orta di Atella la legge non è stata rispettata. Nessuno del personale del Comune ha presenziato alle selezioni. Nessun dipendente comunale ha partecipato alle operazioni di valutazione dei giovani. L’assenza del rappresentante dell’ente locale emerge da atti interni ufficiali e protocollati. Ne consegue, carte alla mano, che le selezioni vanno annullate. Sono illegittime ab origine. Il silente sindaco Gaudino starà zitto anche in questo caso? Sarebbe inconcepibile. E gli assessori se ne staranno buoni e tranquilli? Un’opposizione chiederebbe seduta stante l’accesso agli atti e invierebbe tutto l’incartamento all’Anac. Con il calpestio della legge rende le selezioni farlocche. Truccate perché non sono state rispettare le regole del gioco. Si spera che qualche buon samaritano intervenga ad horas su questo scempio amministrativo.

Marilena Belardo e Vincenzo Gaudino

Arriviamo ai nomi dei vincitori. Tra i selezionati nel progetto sulla lotta alla povertà c’è Antonella Cicatiello, candidata alle ultime comunali nella lista Democratici e Riformisti e nipote di Stanislao Cicatiello, ex consigliere comunale. Sono emersi nomi “illustri” anche nel progetto “Eco-Resilienza 2.0: nuove strategie di educazione al rispetto”. Spicca il nome di Brigida Crispino, moglie di Daniele Pellino, accanito supporter di Gaudino sui social. Tra i prescelti c’è Giuseppe Cirillo, figlio di Lello, storico dirigente della società di pallamano Atellana Handball. Della società è dirigente anche Giovanni Moccia, consigliere comunale di Città Visibile. C’è anche Giuseppe Balasco, portiere dell’Atellana Handball, tra i fortunati giovani selezionati. Nel progetto “L’Eco del Silenzio: strategie di contrasto alla povertà educativa minorile 2.0” balza agli occhi il nome di Sara Origine, componente di Officina Femminista, presieduta dalla moglie di Luigi Mozzillo, capogruppo consiliare di Città Visibile. Il vicepresidente dell’associazione è l’assessore Marilena Belardo, anche lei di Città Visibile. Sara Origine è la figlia di Giuseppe Origine, fan di Città Visibile e tifoso di Gaudino a mezzo Fb. Al netto dell’eventuale clientelismo ora c’è una novità dirompente: le selezioni curate dalla coop Eco sono “contra legem facit qui id facit quod lex prohibet”. Citiamo il brocardo perché il sindaco Gaudino è avvocato. Dovrebbe conoscerlo. Essendo contro legge le selezioni vanno annullate. Non c’è scampo.

Mario De Michele

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