“Non mi inquieti troppo perché posso fare dichiarazioni che lo metterebbero a terra e lui sa di cosa sto parlando”. E’ l’ “avvertimento” lanciato da Gabriele Albertini, in corsa per la presidenza della Regione Lombardia, al governatore Roberto Formigoni che lo ha accusato di puntare a poltrone che si aggiungerebbero a quella di euro.
Albertini, lanciando l’ “avvertimento” a Formigoni, ha sottolineato: “I colloqui che hanno riguardato alcuni argomenti molto vicini a lui sono avvenuti nel mio ufficio e sappiamo di cosa sto parlando. Non parliamo di poltrone perché non credo abbia argomenti apprezzabili da rappresentare”. L’ex sindaco ha aggiunto che “per il resto non ho altri motivi di conflitto con lui. Ha fatto la scelta sbagliata di abbandonare il campo e di ‘rientro’ per ragioni, a mio avviso, di potere e non di obiettivi, valori e proiezione futura. E’ un politico di professione, non so perché si è offeso quando ho detto la verità”. All’ex sindaco replica Salvini della Lega: ‘e’ un linguiaggio che si usa altrove, con la coppola, per minacciare qualcuno’. Per Albertini il Pdl “é diventato una propaggine della Lega più che un partito europeista”, ha detto Albertini. Albertini ha aggiunto che il suo schieramento si propone “con un orientamento moderato” in linea con il Partito Popolare Europeo. “Difficile considerare moderato – ha aggiunto riferendosi all’alleanza Pdl e Lega – un partito che propone l’uscita dall’euro con un referendum”. L’ex sindaco ha detto che il suo schieramento “raccoglie la buona volontà di tutti i cittadini da qualsiasi parte provengano” e, riferendosi al sondaggio in base al quale la sua lista dovrebbe drenare più voti alla sinistra che alla destra, ha affermato di non credere “a questa distinzione ancestrale tra destra e sinistra. Non mi pongo il problema – ha concluso – perché non é la provenienza che conta ma lo scopo con cui si sta insieme”.