“Siamo centrali in Parlamento e nel Paese, come dimostrano i risultati elettorali. Tocca comunque al Pd fare la prima proposta e scegliere se, accecati dall’odio contro Berlusconi, portare il Paese allo sbando e immediatamente al voto”. Lo afferma in una intervista al Mattino il segretario del Pdl Angelino Alfano, ribadendo che il suo partito è “per garantire la governabilità all’Italia.
In questo momento però – aggiunge – la prospettiva di tornare al voto è più vicina perché il partito democratico non si sta dimostrando in grado di trovare il bandolo della matassa”. Per Alfano è possibile anche un sostegno a un governo guidato da Bersani perché “non facciamo un problema di nomi o di formule visto lo stato in cui si troverà il nuovo Parlamento”. In ogni caso, sottolinea, “non esistono tavoli separati, l’accordo sul governo è una sola cosa rispetto agli assetti istituzionali. L’importante è dare il via alla legislatura per il bene dell’Italia e figuriamoci se dopo aver governato per anni possiamo impressionarci per l’offerta della presidenza di una delle due Camere”. Intanto “prendiamo atto che la prima mossa di Bersani è stata quella di aprire a Grillo su una piattaforma radicale, giustizialista e anti-berlusconiana”. E “lo scouting – dice Alfano – è un eufemismo anglofono che sta per calcio mercato”.