Viviamo un “colpo di stato permanente”, iniziato con la caduta del governo Berlusconi, proseguito con Monti e Letta, la rielezione di Napolitano e la nomina dei 35 ‘saggi’, con cui “il potere costituito si auto-proclama potere costituente”. Così, sul blog di Grillo, Paolo Becchi, che parla di “fine della democrazia”.
“La storia della Francia e in particolare la storia di Mitterrand hanno già ampiamente provveduto a smentire la definizione” di ‘colpo di stato permanente’, “riproporla oggi è come farsi autogol. E francamente per una semplice commissione governativa di esperti con compiti di studio, chiamare in causa il potere costituente e il potere costituito è come andare a caccia col cannone per sparare agli uccelletti”. Così il ministro Gaetano Quagliariello, interpellato dall’ANSA,sulle parole di Becchi. Ieri Grillo aveva scritto sul suo blog che il Parlamento “e’ un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo”. “Camera e Senato sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo. Non servono a nulla. Il Parlamento è incostituzionale in quanto il Porcellum è incostituzionale. Ora pretende di cambiare la Costituzione su dettatura di pdl e pdmenoelle? Follia”.