“Il rischio che vinca la sinistra è enorme. Grillo? Mi offendono i paragoni con lui, ma capisco i suoi elettori. Con Monti nessuna intesa post-voto, lui andrà con la sinistra. Chi gli ruberei? Solo il ministro Terzi. Il Pdl ha un futuro roseo, il contributo della gente di destra è straordinario. Sanremo? Non ci ha danneggiato….”. Sono queste alcune delle considerazioni di Silvio Berlusconi, che intervistato dal Secolo d’Italia nell’ultima giornata di campagna elettorale, si rivolge agli indecisi: “Siamo alla scelta decisiva.

I contendenti veri, quelli che possono vincere, sono solo due: noi, e quindi meno tasse” oppure “la sinistra di Vendola e Bersani, la sinistra delle tasse”. Berlusconi si sofferma poi sul fenomeno Grillo, “marcatamente di sinistra. Ogni paragone – dice – mi offende. Ho invece profondo rispetto per coloro che sono tentati dal votarlo, perché esprimono una stanchezza e un disgusto nei confronti della vecchia politica che condivido perfettamente”. Dopo aver confermato il giudizio su Monti, con il quale esclude qualsiasi accordo post elettorale, elogia l’elettorato degli ex An rimasto fedele al Pdl e ribadisce il sostegno ad Alemanno per il Campidoglio. Nessun rammarico infine per quelle che definisce le “aggressioni” del festival di Sanremo: “Nonostante le intenzioni dei loro autori, forse sono riusciti a far capire agli italiani cosa sia la televisione davvero di regime, quando é la sinistra a gestirla. E quindi a far capire quante menzogne sono state dette su Mediaset e sull’uso che ne avrei fatto negli anni. Alla fine non ci ha fatto male”.

 

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