“Noi portiamo in parlamento il 40% di donne. A Monti chiedo: quante ne eleggi? A Berlusconi invece dovrei dire ‘quante bambole porti?'”: Pier Luigi Bersani nel suo tour siciliano prende di mira il Cav per “come ragiona, come si esprime” sulle donne, dimostrando di avere una “malattia in testa”, un chiodo fisso. Ma – aggiunge il leader Pd rivolgendosi sempre a Berlusconi – “ci penserà il 40% delle donne elette dal Pd a massacrarlo…”.

Un attacco che arriva all’indomani dello show del Cav (a base di battute osé e doppi sensi) che ha coinvolto Angela Bruno del Gruppo Green Power. Ma la sortita di Bersani lungi dal ricompattare il genere femminile al di là degli schieramenti, ha provocato la rivolta delle donne del Pdl e poi la controreazione delle donne Democrat. E la querelle si è trasformata in una rissa verbale tutta ‘rosa’. “Bambola? ma vallo a dire a tuta sorella”, è insorta contro Bersani Daniela Santanché. “Bambole le candidate del Pdl? Vergogna! Una Offesa grave”, le ha fatto eco Barbara Saltamartini che ha chiesto le “scuse formali” dal segretario del Pd “becero maschilista”. “Se ha il coraggio alzi il telefono e me lo dica di persona che cono una bambola”, ha tuonato la deputata Pdl. Mentre l’ex ministro Mariastella Gelmini, a nome delle ‘bambolone’ del partito ha rimbrottato così il leader democrat: “Noi donne del Pdl siamo orgogliose di stare con Silvio Berlusconi e non con una sinistra vecchia, sterile,retrograda, priva di idee, incarognita e triste che non sorride mai e si attacca a una battuta per insultare pesantemente e sollevare un polverone di offese”. Ma Bersani “difende le donne”, mentre “Berlusconi dimostra di non averne rispetto”, ha protestato Roberta Agostini, coordinatrice delle donne Pd, che ha indirizzato un “vergogna!” alle donne Pdl per non essersi mai ribellate al “grave comportamento” del Cav.

 

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