Per Umberto Bossi, il via libera al trasferimento della sorveglianza speciale di Salvatore Jr Riina a Padova e’ “un attentato contro il nord, che il nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avra’ sulla nostra societa’: rapine, violenze e mafia”. Durante il comizio, con il quale ha chiuso la fiaccolata contro il governo, a Monza, il segretario federale della Lega Nord ha duramente criticato il governo, responsabile, a suo avviso, per la decisione del Tribunale siciliano, da lui definita “un altro crimine”. “E’ tornato il soggiorno obbligato, dopo tanti anni”, ha affermato.

“E’ arrivato il figlio di Riina – ha continuato – non lo accetteremo di essere invasi ancora una volta dai mafiosi; quella gente merita la fucilazione”. “Potevano farlo lavorare in un centro sociale a Palermo, non al nord”, ha proseguito. “Quando c’eravamo noi e Berlusconi non l’avevamo permesso”, ha concluso.

 

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