Gianluca Buonanno della Lega porta in Aula durante l’esame del ddl messa alla prova e sugli arresti domiciliari alla Camera una spigola: il vicepresidente Luigi Di Maio lo richiama all’ordine e lo espelle. Buonanno, che non è nuovo a scene del genere, interviene nel dibattito con i colleghi di gruppo, che contestano il provvedimento che sostanzialmente cancella il reato di immigrazione clandestina. “Quando ho sentito – ha spiegato – che oggi in quest’Aula si facevano questi discorsi pensavo che fossimo davanti ad un pesce d’Aprile. Ma la maggioranza che fa? Altro che sardine, qui c’è chi si lamenta del fatto che gli immigrati sono trattati peggio dei turisti. Diamo le spigole ai nostri poveri, ai nostri pensionati”. A quel punto, tira fuori una spigola fresca e la brandisce nell’incredulità dei deputati, a partire da quelli della Lega. Il vicepresidente Di Maio lo richiama due volte; dopodichè, visto che la spigola non sparisce ma Buonanno continua ad agitarla a favore delle telecamere, Di Maio espelle il leghista.