Appena incominciata la manifestazione, erano non più di un centinaio i simpatizzanti che erano andati in piazza Farnese per la manifestazione indetta da Giuliano Ferrara in difesa di Berlusconi. Con il passare del tempo i militanti sono diventati 300 o 400, ma tra essi ci sono un centinaio di giornalisti e molti curiosi, anche stranieri, che volevano capire cosa stesse succedendo. Qualche simpatizzante ha messo il rossetto sulle labbra, come il direttore de ‘Il Foglio’ aveva consigliato di fare “in coerenza” con la scritta che domina il piccolo palco: “Siamo tutti puttane”.

Il comizio di Ferrara è stato contestato almeno due o tre volte da singole persone che evidentemente non condividevano i contenuti dell’iniziativa. La polizia non è mai intervenuta ed é rimasta in disparte, anche perché si è trattato solo di contestazioni verbali. Il comizio si è tenuto proprio sotto le finestre dell’ambasciata francese in Italia. Molti funzionari hanno assistito alla scena con aria per lo meno indifferente e senza mai fare segni di approvazione o di disapprovazione. Non molto numerosi i parlamentari presenti anche perché, come ha spiegato Ferrara dal palco, questo è solo “un aperitivo servito a caldo: con un po’ più di tempo avremmo raccolto una folla straordinaria. Sono stati visti, tra gli altri, Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto, Giancarlo Galan, Daniele Capezzone, Ignazio Abbrignani, Lucio Malan,Daniela Santanché, Maurizio Lupi e Stefania Prestigiacomo. La fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale, arrivata alla manifestazione senza il permesso di Silvio, ha tolto per molto tempo la scena a Ferrara, letteralmente circondata da giornalisti e teleoperatori.

 

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