“Al Capo dello Stato diremo che vogliamo un governo a cinque stelle e non dei Cinque Stelle” cioé “che abbia come priorità l’acqua pubblica, la decrescita, la mobilità intelligente. Non importano le persone ma i temi”.

Così come non importa il nome del candidato premier: “A me – dice Vito Crimi, capogruppo in Senato dei Cinque Stelle in una intervista al Corriere della Sera – piacerebbe una personalità della società civile estranea ai partiti non condizionata dalla politica, e ce ne sono molte”. Per Crimi parlare di rischio stallo è “una forzatura. Non ci sarà nessuno stallo, semplicemente veniamo da vent’anni di governi forti, di un premierato che somiglia a un presidenzialismo di fatto. Ora non è così “. Alle consultazioni “andremo io e Roberta Lombardi. Molto probabilmente ci sarà anche Beppe Grillo e – aggiunge – potremmo anche proporlo a Roberto Casaleggio”.

L’importante sarebbe che il Parlamento “iniziasse a lavorare quanto prima”. Bisogna “che ci sia senso di responsabilità dei partiti che hanno perso per dare a Napolitano l’occasione per fare qualcosa di nuovo. A quel punto vedremo se lui avrà il coraggio e la disponibilità per fare certe scelte”. In ogni caso per il MoVimento non è fondamentale andare al governo: “Per noi non é importante la collocazione politica ma portare le istanze dei cittadini in Parlamento”. Resta comunque il “no” alle alleanze con i partiti e quanto al dialogo con il Pd, se ci fosse Renzi al posto di Bersani “sarebbe uguale”.

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