Su un totale di 219 simboli presentati, 169 sono stati ammessi e 34 sono stati ricusati, ovvero i depositanti sono invitati a sostituirli entro 48 ore. Altri 16 simboli non hanno i requisiti necessari per partecipare alla competizione elettorale per carenza di documentazione.

E’ quanto rende noto il Viminale. In sostanza, il Viminale ha invitato i depositanti dei 34 simboli ricusati a sostituirli con altri entro 48 ore. Il depositante può presentare opposizione entro 48 ore, sul quale decide, nelle successive 48 ore, l’Ufficio centrale nazionale. I depositanti di un altro contrassegno possono presentare opposizione contro la decisione del ministero dell’Interno di accettare un contrassegno che ritengano facilmente confondibile con il proprio; sulla opposizione, che deve essere presentata entro 48 ore dalla decisione, delibera l’Ufficio nazionale centrale.

 

Questo l’elenco dei simboli non ammessi dal Viminale alle elezioni: ‘ValleCamonica Provincia’, ‘Italia societa’ civilé, ‘Democratici di sinistra’, ‘Fronte dell’Uomo qualunqué, ‘Italia Opera’, ‘Italia dei Valori – Lista Di Pietro (Idv)’, ‘Fronte per l’Indipendenzà, ‘Partito dei Comunisti italiani’, ‘Federazione dei Verdi’, ‘Veneto Stato’ (presentato due volte), ‘Rifondazione Comunista-Sinistra Europea’, ‘Partito Italia Nuova’, ‘Come ci hanno ridotto’, ‘Democrazia Europea’ (simbolo presentato due volte).

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