“Sono convinto che andremo sopra il 20 per cento. E in quel caso la nostra coalizione sarà competitiva per governare il Paese. Non ci interessa fare l’ago della bilancia”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il leader di Fli, Gianfranco Fini, che si presenta alle politiche insieme a Casini e Monti, con i quali si faranno “gruppi parlamentari unici di sicuro.

Poi è già prevista una ‘evoluzione verso un soggetto unitario’. Federazione di soggetti, costituente… vedremo”. Con il premier, assicura, “mi sento di frequente, c’é omogeneità nei contenuti” e “finora non ci sono stati incomprensioni o disaccordi”. Sull’esito del voto e sulle ipotesi di alleanze non c’é “niente di scontato” e il dare per certo l’accordo con il Pd è “solo la propaganda del Pdl. Noi dialogheremo con chiunque sia per l’innovazione e il riformismo”. Quanto ai candidati, Fini avrebbe preferito le primarie “per evitare ‘nomine’ dall’alto obbligate da questa legge elettorale. Ma non abbiamo avuto il tempo di organizzarle”. Quanto alle sue scelte politiche degli ultimi anni “io – ammette – un errore l’ho fatto: quando ho contribuito a far nascere il Pdl, non ho ben valutato che Berlusconi non conosce confronti interni e dissensi”.

 

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