L’Imu ”non è certo l’unico punto programmatico su cui è nato il governo”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, in un’intervista al Corriere della Sera. E comunque, si interroga, ”che bisogno c’è di lanciare ultimatum?”.
Franceschini spiega: ”Stiamo ridisegnando complessivamente la fiscalità degli immobili, troveremo una soluzione compatibile con le risorse che ci sono”. Per il ministro d’altra parte ”questa è una esperienza a termine, non una alleanza che prepara qualcosa di simile per il futuro”, quindi ”è normale che ci si scontri, avendo punti di vista lontani od opposti”. Il problema, sottolinea, è ”la limitatezza delle risorse disponibili. E quando sono limitate bisogna scegliere le urgenze e le priorità”. E per Franceschini ”in cima alla gerarchia della disperazione” ci sono ”i cinquantenni disoccupati e gli esodati”. Riguardo alla tenuta del governo, evidenzia: ”Si cominciano a vedere segnali di ripresa” e ”sarebbe un delitto sprecare questa opportunità”. Alla domanda se per lui la sentenza su Berlusconi va applicata, risponde: ”Ci mancherebbe altro”. Sulle nuove possibile alleanze, chiarisce: ”Il confronto di questi primi mesi ha mostrato che ci possono essere tra Pd e M5s alcuni contenuti in comune, però non mi pare che qualcuno possa ragionevolmente pensare di governare il Paese con Grillo e Casaleggio”. Quanto a Matteo Renzi, Franceschini pensa ”che sia più giusto spenderlo per il governo del Paese e non per la guida del partito”.