Mai più Terra dei fuochi ed Eternit. Un Senato in versione ‘ampia convergenza’ approva il testo sugli ecoreati, quello che aggiorna il codice penale con i nuovi delitti contro l’ambiente, che ora deve tornare alla Camera per il via libera definitivo, dove dovrebbe avere una corsia preferenziale e soprattutto non subire nessuna modifica. Il presidente del Senato Pietro Grasso, citando l’area dei roghi tra Napoli e Caserta e il sito inquinato di Casale Monferrato, ne parla come di un provvedimento che “risponde alla grande esigenza di giustizia e di tutela dell’ambiente che proviene da tutto il nostro Paese, unito da nord a sud”, oltre che al “dolore” di tante persone. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando lo giudica come “ottimo” anche per rispondere alle molte ferite che hanno colpito il nostro Paese in ambito ambientale” (e anche il processo Eternit – dice – sarebbe andato in modo diverso) con l’auspicio che si possa “replicare la capacità di interlocuzione delle forze politiche sui provvedimenti sulla giustizia” dal momento che si c’è stata una “maggioranza molto più ampia di quella del governo”. Il provvedimento è stato infatti votato dalla maggioranza insieme con Sel e Movimento 5 stelle. La Lega si è astenuta. Contraria Forza Italia. Il titolare del dicastero di via Cristoforo Colombo, Gian Luca Galletti, ci vede “un passaggio storico” con “norme fondamentali per stroncare i business criminali sul territorio”. E alla Camera, essendo “all’ultimo miglio”, chiede un’approvazione veloce “senza modifiche”. Un viaggio, quello della legge sugli ecoreati, che era iniziato proprio con l’allora Orlando nelle vesti però di ministro dell’Ambiente e continuato poi con Galletti che in diverse occasioni ha spinto per velocizzarne l’iter. Il provvedimento, che giaceva da oltre un anno a Palazzo Madama, ha avuto infatti diversi ‘stop and go’: il primo sprint è arrivato proprio sull’onda della vicenda Eternit (su cui la Cassazione aveva deciso per la prescrizione a novembre), poi in particolare negli ultimi giorni i lavori sono stati rallentati per dare spazio a due decreti (Ilva e Milleproroghe); senza dimenticare alcuni problemi nell’esame di determinati emendamenti, non da ultimo il governo battuto in Aula sul divieto delle esplosioni in mare (tecnica ‘air gun’) per la ricerca di idrocarburi. Nello specifico vengono introdotti nuovi reati che vanno dall’inquinamento e disastro ambientale ai delitti colposi contro l’ambiente, dal traffico di materiali ad alta radioattività, impedimento dei controlli e l’allungamento dei termini per la prescrizione. Con questo disegno di legge, osserva il senatore del Pd, Felice Casson, “causare danni ambientali e rimanere impuniti sarà più difficile”. Ermete Realacci fa eco al ministro Galletti e chiede che la Camera lo approvi “senza cambiare neanche una virgola”. Per la senatrice Paola Nugnes del M5s si tratta di “una legge scomoda per chi fino ad oggi ha inquinato senza problemi”, mentre per la senatrice di Sel Loredana De Petris gli “ecocriminali potranno essere più facilmente perseguiti”. Esultano le associazioni, da Legambiente e Libera (promotori di un appello ‘In nome del popolo inquinato’) al Wwf. Infine per Angelo Bonelli, leader dei Verdi, pur vedendoci la possibilità di futuri miglioramenti è un “primo passo” per proteggere l’ambiente.