In Italia le procedure di valutazione ambientale sono “molto lunghe, troppo se comparate con altri paesi europei, e rischiano di essere fuori fase rispetto a investimenti in tecnologie”. Ne è convinto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
In una informativa urgente alla Camera sulla vicenda dell’Ilva di Taranto, Clini denuncia che “le bonifiche dei siti industriali prevedono procedure complesse, non molto lineari: il processo sull’area dell’Ilva è iniziato nel 2003 e la procedura non è ancora conclusa”. E queste procedure – aggiunge il ministro dell’Ambiente, “non danno grandi risultati: su 57 siti da bonificare sono 3 o 4 i casi di bonifiche avviate e 2 quelle realizzate”.