Sull’aumento dell’Iva “la strada più probabile è quella di un rinvio per arrivare alla cancellazione in autunno attraverso la legge di stabilità”. Lo afferma il viceministro dell’Economia Stefano Fassina, che in un’intervista alla Stampa parla di lavoro e della tenuta del governo. Sull’Iva “il vicepresidente Alfano deve ricordarsi che lui é il governo, e oltre a fissare degli obiettivi ha anche la responsabilità di trovare le soluzioni”, rileva Fassina.
Quanto alla tenuta dell’esecutivo, “il Pdl deve ricordarsi che non governa con il Pd per fare un favore al Pd, ma per contribuire a risolvere i problemi dell’Italia. Chi gioca con i ricatti ne risponderà al Paese” sottolinea l’esponente democratico, che definisce “reale l’evoluzione del quadro parlamentare sottolineato nei giorni scorsi da Bersani ed Epifani”, cioé l’ipotesi di una maggioranza alternativa con pezzi di Sel e M5S. Fassina respinge l’accusa dei sindacati di una politica di soli annunci. “In un mese e mezzo il governo ha fatto almeno tre decreti con contenuti importanti: è stata rifinanziata la cassa integrazione in deroga, sbloccati 40 miliardi di debiti della Pa, rifinanziate e potenziate le agevolazioni fiscali per le ecoristrutturazioni…”, dice. “Con la loro mobilitazione, i sindacati riflettono una situazione drammatica che richiede una correzione di rotta della politica economica, la quale può avvenire solo nell’Eurozona”, aggiunge il viceministro, secondo cui la clausola sociale sugli appalti chiesta da Susanna Camusso è “un obiettivo di civiltà del lavoro da perseguire”.