“Non è che io o il governo si voglia aumentare l’Iva: incremento che è già nel bilancio dello Stato ed è figlio di decisioni iniziate nella prima metà del 2011 quando di fronte a un momento crisi profonda il governo Berlusconi” decise l’aumento “per cercare salvare situazione”, afferma Enrico Letta parlando a ‘In Mezz’orà.

Insomma, “l’aumento è stato già deciso e noi dobbiamo trovare le risorse per evitarlo. O spostarlo. Leggo sui giornali: molti editoriali o leader politici che dicono che bisogna evitare l’aumento dell’Iva e sono d’accordo ma l’aumento c’é. Bisogna trovare altre risorse. Sono fiducioso che troveremo una soluzione ma dico, attenzione, i diktat non servono a nessuno”.

“Sono felice – dice ancora Letta – che il lavoro sia il tema sia al centro del dibattito perché in Ue è crollato e in Italia ancora di più. Noi siamo abituati al tema del tasso disocuppazione alto ma non come gli ultimi 5 anni perché per la crisi abbiamo messo tutti i soldi per salvare il lavoro di chi era al lavoro tanti, una cifra pari a 38 mld euro. E poi nello stesso tempo la riforma delle pensioni che ha fatto allungare l’eta pensionabile consentendo la non assunzione dei giovani. Due cose che hanno messo i giovani ai margini, oggi il lavoro dei giovani va rimesso al centro. Combatteremo – prosegue – anche per un piano europeo per i giovani”.

Un capitolo rispetto al quale è in corso “un negoziato tanto duro” ma spero che i capi di governo venerdì sera al termine della riunione del Consiglio europeo possano uscire e andare in tv a dire che abbiamo fatto “una cosa concreta e immediatamente realizzabile per i giovani”.

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