Due ore di colloquio intense, durante le quali Mario Monti si e’ trovato di fronte ad una serie di richieste da parte del suo ospite, il premier Silvio Berlusconi, al quale avrebbe opposto – raccontano finti di maggioranza – molti no. Il primo sull’ingresso di Gianni Letta.

Un nodo che resta da sciogliere e sul quale pero’, in queste ultime ore, starebbe mediando anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, essendo questa una delle urgenze piu’ forti del Cavaliere, anche per non rompere del tutto con la Lega. Nel colloquio tra il premier dimissionario e il neo senatore a vita, anche la pressante richiesta da parte di Berlusconi di votare la fiducia su un programma ben dettagliato, nei contenuti e se possibile anche nei tempi dell’azione di governo. Berlusconi avrebbe chiesto garanzie (non ottenute) sulla giustizia, facendo anche nomi di candidati Guardasigilli (tra questi il magistrato Iannini, moglie del direttore Bruno Vespa). Ma Monti ha opposto un fermo prendere o lasciare: tutti i ministri e tutti i viceministri o sottosegretari dovranno essere tecnici sui quali il presidente della Bocconi vuole decidere senza influenze della politica. Berlusconi avrebbe invece ottenuto che tra le materie sulle quali dovra’ legiferare il governo Monti non ci sara’ la legge elettorale ne’ le Telecomunicazioni. La lista dei ministri non sarebbe ancora del tutto definita (ancora sarebbero allo studio profili di ‘tecnici’ donne), mentre Silvio Berlusconi ha riunito l’ufficio di presidenza del partito dopo un consiglio dei ministri durante il quale ha confermato l’intenzione di salire al Colle alle 20,30 per rassegnare le dimissioni.

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