Nel corso del vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli si sono registrati alcuni punti di convergenza tra Pdl e Lega ma l’intesa sulle pensioni che potrebbe sbloccare definitivamente la situazione e dare il via libera al Cdm di domani sera per l’esame del decreto sulle misure anticrisi ancora non c’e’.
Umberto Bossi ha lasciato a meta’ riunione mentre i capigruppo del Pdl, Gasparri e Cicchitto, e i ministri Giulio Tremonti e Roberto Caldeorli continuavano a ragionare con Silvio Berlusconi sui contenuti del decreto. Molto si sarebbe parlato anche della cosiddetta ‘patrimoniale’ che prevede il ‘contributo’ dei i redditi dei privati superiori ai 90 mila euro. Una iniziativa, sottoposta dal premier all’attenzione del presidente della Repubblica Napolitano ieri sera, che cerca anche di venire incontro al Carroccio dopo la bocciatura dei Lumbard di una iniziativa analoga che partiva dai 60 mila euro dichiarati. Resta in qualche modo il nodo pensioni, con un forte pressing del premier sul Senatur. Anche se tutti, da Trenonti a Gasparri, hanno parlato di un incontro fruttuoso e positivo con la Lega Nord. Ma ancora c’e’ da lavorare, nessuno ha annunciato l’intesa e il Consiglio dei ministri e’ ancora in stand by.